lucia triolo: rosso bordeaux

En ce bordeaux ou tenons nostre estat
(F. Villon: Ballade de la Grosse Margot)

Avevo indosso un vestito di
colore rosso come
amore infuocato
per passeggiare dentro
il mio peccato

che tutti vedessero:
ventre liscio e piatto
qualcosa a turno di eretto,
collo inamidato.

Qui nella vita
ove facciam casino
non si disdegna a nessuno
un segno rosso ambrato

E in fondo che volete
a ben pensare
ciò che
tutti ci unisce
più che l’amore
è il rosso
del peccato

Da “E dietro le spalle gli occhi”.

lucia triolo: una domenica di poesia

Luigi Pirandello (Un falso, e che importa?)

E l’amore guardò il tempo e rise,

perchè sapeva di non averne bisogno.
Finse di morire per un giorno,
e di rifiorire alla sera,
senza leggi da rispettare.

Si addormentò in un angolo di cuore
per un tempo che non esisteva.
Fuggì senza allontanarsi,
ritornò senza essere partito,

il tempo moriva e lui restava.

Poesia: “Sciacqui d’amore” di Caterina Alagna

Sciacqui d’amore

lavano il buio dalla mia vita,

dalla mia anima intorpidita

che a lungo ha vegliato 

all’ombra di un alito diafano

a osservare le orme desolate

del mio canto solitario.

Sciacqui d’amore

inondano, ora, i meandri dell’anima

e la passione già s’incarna 

in una voce di musa sovrana,

in un canto gemmato di perla

assetato di carezze e desideri carnali.

Su d’un talamo 

imbevuto di balsamo e miele

un germoglio di sussurri amorosi

ingravida il cielo di sospiri 

e canti erotici

lucia triolo: forse

Forse avrei potuto dirti
dell’acqua che
ti scorre tra le dita
del cielo a scacchi
di miele
di un desiderio traditore

ti vedo
uomo inginocchiato
sul mio ventre
che sceglie il suo calore.

Avrei potuto parlarti
della mia carne scritta
su righe di pioggia,
o dei nostri temporali

li afferravi tra le mie vesti
bagnate delle tue parole e
li strizzavi divertito
con la forza del tuo sorriso d’ombra
o ancora della tua mano che 
mi frugava
come la nebbia,

di come erano belli i
nostri raffreddori baciati e
le frasi a sorpresa con voci nasali e
le mie caviglie saltellanti
come grilli innamorati

Forse….
Ma non esisti
esito sempre a dirtelo,
non voglio morire 
se non mi butti addosso

la tua carie esistenziale.

Lucia Triolo: amore sbagliato

E poi ci sarà un giorno
un momento 
in cui avrà senso
che sia rimasta qui

Chi ha inventato questo
ventre
che mi si svuota dentro?
Parlavo una lingua sconosciuta
per non far finire mai 
il momento bello

Ma tu non sei il mio eroe
non erano per me
quelle prodezze
che facevano sentire
nuda la carne e senza vesti
non erano carezze.

Dov’è ora il mio eroe?
Quanto è lunga la via che 
non c’è!


Hai fatto visita ai sogni 
degli amici
hai frugato la linea di ogni mano
Vieni a vederla, ora
affrettati
Basta un attimo a percorrerla,
un palmo ad acciuffarla.


Questi avanzi di stupore nei miei
panieri notturni 
pieni d’acqua
basterannoa saziare la fame
dell’ eroe.

Pende dal viso uno sguardo
lascia il corpo
e corre lungo il mare

lui nuota, conosce l’inchiostro

Self-Portrait with Striped Armlets - Egon Schiele come ...

Sull’innamoramento (pillola di psicologia)…

L’Innamoramento è qualcosa che proviamo tutti nella vita. Lo hanno provato anche santi e assassini, orgiastici e casti, papi, milionari e barboni. Hanno un bel dire certi/e che dicono agli altri: tu non sai cos’è l’amore, come se fosse qualcosa di esclusivo, qualcosa che riguarda solo loro, perchè hanno nobiltà d’animo, perché gli altri sono incapaci d’amare. In realtà è un sentimento universale, la cui fisiologia (si pensi alla descrizione che ne fa Stendhal) e la cui neurochimica sono ben noti (l’ho già scritto in un altro articolo, ma lo ribadisco, dato che tanti faticano ad accettare questa cosa). Secondo studi recenti sappiamo che negli innamorati si registra un aumento di dopamina e una diminuzione di serotonina. Ogni innamorato è euforico, ossessivo e se viene rifiutato cade spesso in una fase depressiva. Ogni innamorato “impazzisce”. Non a caso nella letteratura Tristano e Isotta bevono un filtro d’amore che fa loro trasgredire le regole sociali e l’Orlando furioso perde il suo senno sulla luna. Ma  se qualcuno vi dice che non avete mai provato la comunione delle anime, la fusione dei corpi, perché non siete mai stati ricambiati quando eravate innamorati, voi canticchiategli la canzone di Madame “Il bene nel male”, dove dice: “L’amore è di chi prova amore e non di chi lo riceve”. Ma perché ci innamoriamo sempre dello stesso tipo di persone oppure sempre di persone diverse? C’è chi dice che cerchiamo sempre una persona opposta per completarci meglio e quindi spiega tutto con la complementarità, mentre altri dicono che cerchiamo una persona simile (chi si somiglia, si piglia). In realtà la questione è mal posta. Secondo Freud ci sono solo due tipi di innamoramento, ovvero di scelta dell’oggetto “pulsionale”: l’innamoramento narcisistico (in cui si proietta spesso la miglior parte di noi sull’altra persona, idealizzandola) oppure l’innamoramento anaclitico (deriva dal greco, significa appoggiarsi a), in cui si fa riferimento agli archetipi parentali, ovvero alle figure genitoriali, ci si appoggia quindi a una figura genitoriale; ci si ricordi del complesso di Edipo, in cui il bambino si innamora della madre). Secondo Freud quando scegliamo un (s)oggetto d’amore lo possiamo fare solo in due modi: trovando il nostro io nell’altra persona (innamoramento narcistico) o trovando una figura genitoriale nell’altra persona (tipico è l’esempio della donna che cerca il padre negli uomini). Ma a mio avviso, è qui vado contro Freud, esistono anche uomini che si innamorano molto anti-edipicamente di donne che sono opposte e inverse rispetto alle caratteristiche della madre. Può accadere comunque che una persona abbia nella sua vita tre innamoramenti narcistici e cinque innamoramenti anaclitici oppure dieci innamoramenti narcisistici oppure dieci innamoramenti anaclitici e questo spiegherebbe di volta in volta la grande somiglianza o la grande varietà delle persone amate: capite che non è proprio la stessa cosa della complementarità,  mentre è vero che nell’innamoramento narcistico troviamo una persona che ha dei tratti simili a noi, anche e soprattutto perché ci siamo rispecchiati in lei. Invece chi ha sofferto di depressione anaclitica nell’infanzia, dovuta alla perdita di un genitore, di entrambi oppure dell’abbandono di uno o entrambi tenderà ad avere da adulto/a degli innamoramenti anaclitici. Ma esistono anche altre due teorie: ci sono psicologi che ritengono che l’innamoramento sia dovuto a una scelta autonoma, quasi razionale, non credendo al colpo di fulmine, e ci sono studiosi che riprendono il concetto di desiderio mimetico di R.Girard, secondo cui i nostri desideri prendono come riferimento i desideri altrui e noi imitiamo gli altri anche nel desiderio, detto in parole povere, noi desideriamo, secondo questa teoria, ciò che desiderano gli altri. Come vedete la faccenda è complicata, articolata, controversa, di non facile interpretazione. 

Lucia Triolo: e tu venivi

“Non cercare alle mie labbra la tua bocca”
P. Celan, Papavero e memoria”: Cristalli

“Ora l’ultima
parola che vi guardò
dovrà restare sola con se stessa
P. Celan, “La Rosa di nessuno”: stretto guancia a guancia

——-

E tu venivi
senza fretta
insegnavi alla mia fronte
la ruga

camminavamo insieme
la strada
che avevamo percorso
da soli
tutto tenevamo
negli occhi
il tuo verso tiepido
e la rosa

parlavi in piena luce alla mia bocca
baciavi il si e il no 

l’ultima
parola che ci ha guardato
deve ora restare
da sola 

L. T. Debitum

Mazzo di Rose Rosa - Fioreria Al Carmine

https://poesiesemiserie.com/page/39/

Un libro per San Valentino su amore e amicizia

Cultura – “Una coppia per caso” (Land editore, 2022) nasce con l’intento di avvicinare le persone al mondo emotivo e, talvolta, alle difficoltà di relazione, dell’animo umano.

L’ autrice, psicoterapeuta, attinge alla sua esperienza nella stanza di terapia per raccontare, in maniera lieve e, a volte, ironica, come le paure, i desideri, le preoccupazioni, magari di diversa intensità,  non siano aliene alla maggior parte delle persone, ma facciano parte del proprio quotidiano.Solo provando a condividerle e cercando nell’altro uno specchio bonario e costruttivo esse possono evolvere e lasciare uno spazio nuovo e creativo, capace di donare strade più piene e soddisfacenti.

Non si tratta però di un saggio o un trattato ma di due storie di donne che si intrecceranno inconsapevolmente, in un finale per nulla scontato.

“Una coppia per caso”‘ è allora un romanzo dove introspezione, amicizia, amore e un pizzico di mistero diventano protagonisti, senza lasciare sullo sfondo il registro emotivo e riflessivo che lo contraddistingue.

Questo quarto lavoro dell’autrice è reperibile sia on line, nei principali store come Amazon e Ibs, sia in libreria su ordinazione.

Raccontino scritto in un’ora tanto per scacciare la noia che mi assale…

I due amici di vecchia data camminano di notte in una strada di periferia deserta. Vanno verso la macchina. La macchina è ancora lontana. Camminano mentre una pioggia fine lì bagna appena, ma loro non se ne curano.  Devono smaltire del pessimo vino, ingurgitato in fretta, tracannato per avere uno stato alterato di coscienza, per rompere gli schemi, per evadere dal grigiore abituale. Uno senza lavoro, disoccupato cronico e solo. L’altro invece sposato con prole, sempre di corsa, sempre stressato e indaffarato. Il disoccupato ha troppo tempo per pensare. Invece l’altro vorrebbe avere più tempo per sé.  Ognuno raccoglie gli sfoghi dell’altro. Ognuno cerca di comprendere l’altro. Parlano di vecchie amicizie, di vecchie conoscenze. Qualcuno ha detto che frequentandosi tra coetanei non si invecchia mai. 

Il disoccupato cronico esordisde: “Si è presa gioco di me. Mi ha fatto soffrire. Sono solo, mentre tutti si amano. E non posso dirlo che a te. I giovani ridono della solitudine perché pensano che non li riguarderà mai. Tutti qui sono deterministi economici. Per loro l’amore e le questioni esistenziali sono cose borghesi di nessun conto, a cui non bisogna prestare ascolto. Io ormai non sono neanche più borghese.  Tutti qui vogliono escludermi. Spesso penso che non mi perdo niente. Penso che per rompere la mia solitudine dovrei sopportare troppa superficialità,  troppa stupidità.  A volte mi dico che mi basta già la mia di stupidità; mi basta già il mio vuoto. Penso che il vuoto altrui non riempirà il mio vuoto. Al vuoto non si può aggiungere altro vuoto.”

“Si credeva una regina. Aveva molti privilegi. Aveva il privilegio di far innamorare, di giocare con i sentimenti altrui, di far soffrire. Rideva di te, della tua persona, delle tue parole, del tuo  lavoro… quando avevi un lavoro. Immaginiamoci come si comporterebbe con te ora che non hai un lavoro. Eri sotto scacco, non eri in te perché eri in suo potere. Lei non ti apprezzava, non ti voleva. Non sono questi i drammi. Comprendo i tuoi problemi. Il tempo passa, cura le ferite e fa scomparire la bellezza sui volti,  sui corpi. Si credeva invincibile, eterna, bellissima. Pensava che niente e nessuno avrebbero potuto fermarla. Aveva i suoi amanti e rideva di te con loro. Guardala ora come è patetica. Guardala ora che cerca una rispettabilità piccolo-borghese, che si è sposata e ha un figlio. Adesso è la sua stagione dei rimorsi, dei sensi di colpa. Adesso rinnega la sua giovinezza. Ma nel suo sguardo c’è ancora una luce, che ricorda vagamente quell’ardire, quella fierezza, quella presunzione. La vecchiaia, la malattia, la morte vincono sull’amore, che è una sciocchezza e niente più.”

“A me non è stato dato l’amore ricambiato. A me non è toccato l’amore. Passano gli anni e mi dico che ho sofferto e vissuto inutilmente, se poi alla fine morirò solo. E per la gente qui io sono solo uno che ha il lusso di poter sprecare il suo tempo. Quante parole sull’amore quando in amore tutto si riduce a un chiedere e a un dare, a un consenso o a un rifiuto. Tutto il resto è puro parlarsi addosso.”

“La vita è un senso unico alternato. Prima o poi tocca tutti a tutto. Dimenticatela. Ci sono miliardi di donne a questo mondo. È stata una ragazza qualsiasi che tu hai idealizzato. Solo un piccolo paese, una cittadina possono condannarti alla solitudine. Lo so. La gente di questo posto vuole importi la sua visione del mondo e condannarti alla solitudine. Poi vanno a servire e a strisciare come vermi di fronte ai nuovi potenti, ora che è cambiato il vento. Non sanno cosa siano la coerenza e la dignità.  Allora molto meglio la tua coerenza e la tua dignità di essere solo. Solo un piccolo mondo di provincia può condannarti alla solitudine. Solo alla morte non c’è rimedio. Si trova sempre il modo, la maniera. Non sprecare il tempo che ti rimane. Vai oltre la cattiveria locale. Il mondo è molto più grande di questa cittadina. Il mondo intero non condanna nessuno alla solitudine. Ricordati sempre che nel mondo tu non sei solo.”

I due amici di vecchia data camminano di notte in una strada di periferia deserta. Vanno verso la macchina. La macchina è ancora lontana. Camminano mentre una pioggia fina lì bagna appena, ma loro non se ne curano. Ci vuole una volta al mese un’uscita, una cena. Ci vuole qualcuno con cui ritrovarsi, ridere assieme, sfogarsi, raccontarsi vecchie storie andate e mischiarle con sciocchezze, come del resto è l’amore o la sua parvenza.  Bisogna ritrovarsi una sera tra amici per il solo gusto di chiacchierare assieme senza alcun secondo fine, senza alcuna ipocrisia e senza alcun filtro,  mentre tutto il mondo sembra imporre la scelta solita abituale, ovvero fottere o farsi fottere. 

 Poi all’improvviso i due amici guardano di sfuggita il cielo. Ora non è più tutto nuvoloso. Si è aperto un piccolo varco. C’è un piccolo corridoio nel cielo ritagliato apposta da chissà chi perché loro due guardino di sfuggita le stelle e si sentano allo stesso tempo più confusi, meno certi delle loro certezze e meno soli perché tutti apparteniamo a qualcosa di più  grande di cui ci sfugge il senso, la logica. 

Aforismi afoni e cafoni (parte seconda)…

Aforismi afoni e cafoni (2):

⁃ Il costo del lavoro è troppo alto. Il costo della disoccupazione è ancora più alto.

⁃ L’uomo moderno può scegliere solo tra Dio e il nulla.

⁃ Disse l’imprenditore al bancario: a tempo debito forse mi darai credito?

⁃ L’odio non è altro che antipatia all’ennesima potenza.

⁃ Siamo troppo distanti dalla natura e dai nostri simili: troppe barriere invisibili.

⁃ Esistono soltanto istanti felici. Siamo ingannati dalla memoria quando ci ricordiamo di periodi felici.

⁃ Non sapremo mai se un proverbio è frutto di saggezza popolare o aforisma di un anonimo. Forse il bello dei proverbi è proprio questo.

⁃ Il futuro talvolta supera perfino il futuribile.

⁃ La malinconia è sempre accompagnata da un’inquietudine sottile.

⁃ Il paradosso è un cortocircuito della logica.

⁃ Non so se sia meglio la psicologia dove la profezia si autoavvera o la filosofia dove il soggetto si autopredica.

⁃ Tutti i grandi autori di aforismi sono tristi tranne Montaigne.

⁃ Un tempo la letteratura era mitopoietica. Oggi nessuna arte crea più miti.

⁃ Leopardi è sottovalutato come filosofo. Fortunatamente.

⁃ La lettura di Nietzsche può creare degli autoesaltati. Idem per la lettura di Marx.

⁃ Secondo gli psichiatri il delirio è un’interpretazione errata della realtà. Ma non c’è niente di oggettivo. C’è solo una maggioranza, rappresentata dagli psichiatri, che esercita una pressione e vuole riportare a una presunta obiettività il delirante.

⁃ Poche parole sono insufficienti. Troppe parole confondono. Nessuno sa mai quante sono le parole giuste.

⁃ Ci distinguiamo dagli animali per la paura della morte e il culto dei morti.

⁃ Quel treno fermo su quel binario morto quante vite e quanti amori ha trasportato!

⁃ Le falsità che dicono sul nostro conto ci fanno assolutamente meno male delle verità che dicono sul nostro conto.

⁃ I moralisti sono sempre moralisti dei peccati e dei vizi altrui.

⁃ Le passanti con cui abbiamo incrociato lo sguardo sono immagini poetiche, ma all’atto pratico non vale neanche la pena di ricordarle e continuano a starsene lì in una zona morta della memoria.

⁃ Non so perché ho incontrato le persone che ho incontrato, che erano come viaggiatori di un treno. Non so perché non ho incontrato quelle che non ho incontrato, che erano come dei viaggiatori di un treno su un binario parallelo al mio.

⁃ Il passato per quanto possibile va conservato. Il presente per quanto possibile va colto. Il futuro per quanto possibile va pianificato.

⁃ A venti anni si ha dei sogni, che anno dopo anno verranno decimati dalla realtà.

⁃ Per vivere bene non importa capire. Il raziocinio spesso è un ostacolo.

⁃ Avere e apparire contano più dell’essere in questa società. Si è in base in quello che si ha e in base a quello che si appare.

⁃ Tatuaggi e piercing sono un modo per distinguersi, ma guai a dirlo!

⁃ Gli psichiatri devono lottare prima di tutto contro la propria follia.

⁃ La donna sceglie spesso l’uomo che le scelgono le amiche.

⁃ L’uomo è più impulsivo sessualmente per natura o per cultura. La donna invece per natura è assolutamente più resistente.

⁃ La società è fatta di microcosmi che si incontrano spesso a tavolino. Talvolta casualmente.

⁃ Triste realtà: dobbiamo sempre indossare delle maschere e sottostare al gioco delle parti.

⁃ Per saper apprendere nuove nozioni bisogna saper mettere nell’oblio altre vecchie nozioni.

⁃ Non so se Dio esista. Ma se esiste sembra far di tutto per far credere che non esista.

⁃ Paradosso della coscienza: diamo del lei a certi lestofanti e diamo del tu a Dio quando preghiamo.

⁃ La bestemmia è un automatismo degli ignoranti più che un’offesa da parte degli atei a Dio.

⁃ Credere o meno nell’amore non dipende dall’età ma dalla ingenuità.

⁃ Basta con la storia della volpe e dell’uva perché l’uva appassisce presto e la volpe resta sempre la volpe.

⁃ Non sopporto chi ostenta la sua cultura. Non sopporto chi ostenta la sua ignoranza. Non sopporto chi ostenta. Non sopporto chi non sopporta. Non sopporto neanche me.

⁃ Non tutti gli individui intelligenti sono creativi, ma tutti i creativi sono anche persone intelligenti.

⁃ Internet è una grande intelligenza collettiva. Nonostante ciò sono in molti a usarla in modo stupido.

⁃ Obiezione al nichilismo: almeno in questa vita c’è sempre un’alterità fisiologica tra l’io e il nulla.

⁃ Non dovremmo mortificare l’aldiqua per l’aldilà e nemmeno mortificare l’aldilà per l’aldiqua. Dovremmo trovare un equilibrio. Questo è uno dei motivi per cui vivere è difficile.

⁃ Le letture fortificano l’intelligenza. Un paio di belle gambe femminili la nullificano in un istante.

⁃ Le letture private vengono memorizzate meglio dei libri studiati a scuola.

⁃ Anche nell’uomo più saggio alberga un maschio libidinoso e vanitoso.

⁃ Paradosso del cattolicesimo fino a qualche anno fa: ai gay onesti non veniva mai data l’assoluzione nei confessionali, mentre venivano sempre assolti i ladri e gli assassini.

⁃ La Chiesa è sessuofobica. Molti hanno criticato la psicoanalisi per il suo pansessualismo. Ovunque vai c’è sempre di mezzo il sesso.

⁃ Io credo in Dio perché a qualcuno bisogna pur credere. Nonostante tutto.

⁃ Non sottovalutiamo mai nessuno: anche l’essere umano più lento è stato lo spermatozoi più veloce a fecondare un ovulo.

⁃ Non si può essere giudicati in base a quello che si è o non si è, ma solo in base a quello che si fa o non si fa. Ma chi non fa niente non dovrebbe essere giudicato.

⁃ Si può fare molte critiche al cristianesimo, ma non bisogna mai scordarsi che è anche una religione abbastanza tollerante.

⁃ Credere in niente come fanno i nichilisti forse è troppo dispersivo.

⁃ L’uomo aggiusta tutto a sua immagine e somiglianza: crede sempre in un Dio antropomorfo.

⁃ Non capisco come mai certi religiosi invocano il castigo divino e invece non sperano nella misericordia divina: mistero divino.

⁃ Preferisco i toscanismi agli inglesismi per preservare la lingua italiana.

⁃ Chi utilizza arcaismi allontana le persone dalla cultura. Aveva ben altre intenzioni, ma sortisce sempre l’effetto contrario.

⁃ La cultura non può consistere nell’immagazzinare dati. Per questo c’è già il computer. Piuttosto deve essere rielaborazione dei dati.

⁃ Un computer non avrà mai inconscio, emozioni, libido, sentimenti. Non disprezziamo questo nostro impasto di nervi, sangue e ormoni tipicamente umano.

⁃ La più grande gloria postuma è l’oblio.

⁃ Nessuno scrive più lettere. Come erano poetici quei lapsus calami!

⁃ Un buon amico è uno che ti presenta le ragazze.

⁃ Un uomo socievole può sempre servirsi dell’intelligenza degli amici. Tuttavia la solitudine potenzia la riflessione.

⁃ Un buon psicologo deve essere soprattutto empatico.

⁃ Ad Aosta non c’è la costa, però anche là tutto costa.

⁃ Il dovere non è altro che il rovescio del diritto.

⁃ Ad un certo punto i genitori muoiono o devono essere assistiti perché sono infermi. È allora che i figli, ormai maturi, rimpiangono come non mai la spensierata giovinezza.

⁃ Leggere è un dialogo tra l’autore e il lettore.

⁃ I genitori devono soprattutto saper ascoltare. I figli devono soprattutto frequentare i genitori perché nessuno sa quanto è il tempo a disposizione per vedersi.

⁃ Chi abita più giù del Po è terrone per i padani. Chi sta sopra Roma è un polentone per chi abita nel Sud. Chi abita nel centro si prende offese dovunque vada.

⁃ Ho visto logiche clientelari generare partitocrazia che a sua volta generava logiche clientelari e così via…ad libitum.

⁃ Tra internazionalismo e nazionalismo alla fine vinse la globalizzazione.

⁃ Il razionalismo ha causato migliaia di nevrosi.

⁃ Espressioni verbali che rendono subito snob una persona: “stato dell’arte”, “momento topico”, “esecrabile”, “apotropaico”, “non possiamo esimerci “.

⁃ Al massimo generalizzate, ma non discriminate.

⁃ Mai dare per scontato il rispetto della dignità umana.

⁃ Un tempo il sesso era roba per giovani. Un tempo.

⁃ Non esiste una linea di demarcazione tra normalità e follia.

⁃ Peggio di tutti stanno i quarantenni: non hanno lo slancio vitale dei ventenni e neanche la pensione dei settantenni.

⁃ In Italia, salvo rare eccezioni, vige la gerontocrazia.

⁃ In Italia ci sono fondamentalmente due generazioni: quella del Viagra e quella del Prozac.

⁃ La morte non è che l’ultimo passo del nostro cammino.

⁃ Trovo che l’immagine piu’ poetica sia quella di raggi di sole, che filtrano dalle imposte e illuminano il pulviscolo. Se si dovesse salvare una sola immagine poetica io personalmente sceglierei quei corpuscoli sospesi e illuminati.

⁃ Tutti vogliono imparare la tecnica, ma si scordano che spesso è questione di metodo.

⁃ I difetti che detestiamo negli altri non sono altro che i nostri difetti inconfessabili.

⁃ Televisione e discoteche assopiscono le coscienze.

⁃ Non sarà una società multirazziale né multirazzista. Sarà una società asociale.

⁃ Meglio avere un eloquio lento e parlare con cognizione di causa che essere logorroici e non dire niente.

⁃ La cosa più difficile è cercare di processare se stessi.

⁃ Sono reo confesso, prigioniero e poi recidivo.

⁃ Gli innamoramenti non corrisposti si ricordano di più delle conquiste.

⁃ La prolificità non è mai sinonimo di qualità. Comunque anche gli scrittori devono mangiare: perdoniamoli.

⁃ Volevano cambiare il mondo e non riuscivano nemmeno a cambiare sé stessi.

⁃ È un esercizio pericoloso smascherare la cafonaggine altrui ed è molto più utile smascherare la propria.

⁃ Mi fa pena la demenza senile. Mi fa rabbia l’incoscienza giovanile.

⁃ Non confondiamo la spigliatezza con il talento.

⁃ Gli uomini non sono tutti uguali, ma nemmeno così diversi come il potere vuole far credere per giustificare le differenze enormi di reddito e ricchezze.

⁃ Talvolta l’antisionismo sfocia nell’antisemitismo.

⁃ Anche l’ateo più sdegnoso si rivolge a Dio quando sta per morire.

⁃ Ci vuole sia la teoria che la pratica. Con la sola teoria l’uomo rischia di finire nel pozzo come Talete. Con la sola pratica rischia invece di finire come il tacchino induttivista di Russell.

⁃ Raramente mi sembra di aver capito tutto in un istante, ma subito dopo ritorna l’opacità consueta.

– Spesso chi dice genericamente di raccogliere le sfide alla fine non raccoglie un bel niente.

– Questa è una “società liquida”: ecco perché fa acqua da tutte le parti.

– Per imparare realmente a fare una cosa prima bisogna vederla fare a chi sa farla, poi bisogna farla con un supervisore e quindi va fatta da soli.

– Ogni giorno un femminicidio. Ci scordiamo i dettagli di ogni storia e ogni femminicidio si perde nella statistica.

– La verità è un asintoto per noi esseri umani.

– La realtà è il nostro punto di vista sulle cose.

– Le idee nascono quando meno te lo aspetti.

– Abbiamo tutti i giorni contati. Eppure ci annoiamo. Quanto mai ci annoieremo se fossimo tutti immortali?

– Chi dice a una donna che non è per piaggeria in realtà lo sta dicendo per piaggeria.

– È nella natura di tutti gli esseri umani essere ruffiani. Anche i meno ruffiani si sono arruffianati con qualcuno qualche volta.

– Raramente la scrittura dipende dal talento. Spesso dipende dall’esercizio, dalle letture e dalla forma mentis.

– L’importante è crederci, però certe frasi motivazionali sono proprio cretine.

– In qualsiasi organizzazione italiana è presente del corporativismo.

– La mafia è determinata da arcaismi, omertà, fatalismo, disoccupazione.

– Al mondo d’oggi non è ammessa alcuna imperfezione estetica.

– Pensare troppo può portare all’autodistruzione.

– La felicità è uno stato transitorio. La tristezza invece può durare a lungo.

– La cosa peggiore non è la solitudine ma il sentirsi soli.

– Tutte le cose belle se vengono analizzate a lungo risultano mediocri.

– Tra essere e avere vinse l’apparire.

– Spesso in questa società saper bluffare è più importante che avere buone carte.

– Le bugie hanno le gambe corte, ma molto fiato perché arrivano sempre lontano.

– Oggi non ci sono più certe donne brutte come una volta. Al massimo sono bruttine interessanti per qualcuno.

– Un tempo l’importante era avere un certo stile. Oggi invece è importante avere un certo stile di vita.

– Non aspettare che giunga l’ispirazione non facendo nulla. Piuttosto aspettala facendo qualcosa.

– Artista non darti troppe arie: la natura è sempre più creativa della creatività umana.

– Le donne sono più creative degli uomini: loro possono mettere al mondo dei bambini.

– Oggi l’aborto legale è un male minore. Quando non era legalizzato abortivano lo stesso di nascosto ed era più rischioso per le donne.

– Quando stiamo bene siamo solo clienti. Quando stiamo male chiamiamo il medico e il prete e diventiamo pazienti e credenti.

– Gli psicologi e gli psichiatri non hanno grande successo in Italia perché le persone preferiscono andare dai preti e dai maghi.

– Perché le questioni sentimentali non sfocino in tragedie è necessaria l’ironia.

– La morte giunge sempre inaspettata, anche quando ormai si è morenti.

– Le illusioni possono fare male ma sono necessarie.

– I politici tergiversano. Nel frattempo i problemi delle persone restano tali e quali.

– A volte ad andare al supermercato si diventa quasi felici.

– Un conto è essere sciocco. Un conto è essere scioccato.

– Un conto è fare il furbo. Un altro è essere furbi.

– I giovani che dicono di voler spaccare in realtà sono solo degli spacconi.

– Chi troppo vuole stringe sempre qualcosa rispetto a chi non vuole niente.

– Non è vero che a questo mondo nessuno regala niente. I cretini vestiti da Babbo Natale ad esempio regalano sempre qualcosa ai bambini e gli spacciatori regalano la droga all’inizio agli adolescenti.

– Utilizzare l’espressione “scelta obbligata” non è per niente una scelta obbligata.

– La vita è una equazione le cui variabili sono infinite.

– Nessuno è totalmente originale, neanche i geni o i folli.

– Oggi per essere esenti da scandali bisogna essere anonimi. Il problema però è che al mondo di oggi nessuno è totalmente anonimo, visto e considerato che tutti ad esempio usiamo i social. 

– Ogni nazione un tempo aveva una lingua e un esercito. Rimarranno solo gli eserciti perché in futuro probabilmente tutti parleranno inglese.

– Se rubi ai ricchi per dare ai poveri rischi pene severe. Se invece rubi ai poveri per dare ai ricchi non rischi nulla perché la legge tutela i ricchi, ma avrai solo le briciole. Se ti metti in proprio potrai avere molto ma lo farai a tuo rischio e pericolo.

– In Italia c’è da sempre una gran confusione tra peccato e reato. Anche oggi ci sono peccati non perseguibili legalmente che socialmente vengono considerati più gravi di certi reati.

– Prima di essere esigenti con gli altri certe persone dovrebbero essere esigenti con loro stesse.

– Oggi molti di coloro che non vengono assunti a tempo indeterminato vengono definiti consulenti dalle organizzazioni. È un contentino come un altro. È un benefit verbale.

– Talvolta sprechiamo le ore come se fossimo immortali.

– L’importante è tirare a campare. Soprattutto dopo una sensazione imminente di morte.

– C’è chi tira a campare e chi tira al Campari.

– Per fare qualsiasi cosa oggi ci vogliono i soldi. Anche per autodistruggersi ci vogliono i soldi.

– Per scrivere bisogna sfruttare non solo la propria intelligenza ma anche la propria stupidità.

– Ricordati che chi parla male degli altri a te poi parlerà male di te agli altri.

– In teoria ogni individuo è unico ed irripetibile. In pratica i mass media compiono un livellamento verso il basso.

– Quando sogniamo di morire ci svegliamo subito di soprassalto. Questo accade perché per il nostro inconscio siamo immortali.

– Viviamo di impressioni, pensieri e ricordi: niente altro.

– Dire il falso è un reato ma talvolta dire la verità è molto più dannoso.

– Non è vero che non c’è più religione: piuttosto nel mondo di religioni ce ne sono talmente tante e non riescono mai a coesistere pacificamente tra loro.

– Certe persone sono così snob che snobbano persino loro stesse quando si guardano alo specchio.

– Pensiamo poco ai nostri avi. Pensiamo poco ai nostri posteri. Insomma pensiamo poco.

– Certe donne si fanno piacere anche uomini per nulla piacenti, specialmente se questi ultimi hanno i soldi.

– L’essere umano è tutto incastonato nel niente.

– Il matrimonio rende le persone meno libere di chi è solo e poi anche nel matrimonio c’è la solitudine dei coniugi.

– Cari intellettuali, non pretendete niente da noi. Noi siamo gli eredi del pensiero debole.

– Un nuovo giorno è arrivato ma finirà nel dimenticatoio anche questo.

– Quando viene la morte nessuno è mai pronto.

– Purtroppo si vive una volta sola!!! Per fortuna si muore una volta sola!!!

– È legittimo essere fatti…di frasi fatte.

– Ci si può fare la ragazza. Ci si può fare un’idea. Ci si può fare gli affari propri. L’importante comunque è non farsi.

– In Italia contano sia le pubbliche relazioni che le relazioni private. Insomma sono importanti le relazioni.

– C’è chi è deprivato e chi è depravato.

– Ognuno è indaffarato. Ognuno a suo modo è un poco provato.

– Nessuna vita è totalmente compiuta. C’è sempre qualcosa lasciato in sospeso.

– Ognuno fa ciò che vuole. No. Ognuno fa ciò che può. No. Ognuno fa ciò che fa.

– Mantenere le promesse molto spesso è impossibile. È già tanto mantenere le premesse.

– Teorie del complotto e astrologia favoriscono il mantenimento dello status quo: nessuno può più fare rivoluzioni se tutto è già deciso.

– Ogni esistenza è un grande spettacolo tragicocomico.

– La vita è un continuo rimandare la morte.

– Non sono importanti gli anni vissuti ma gli istanti felici vissuti.

– Quando aspetti il tempo non passa mai. Quando ti stai divertendo il tempo passa troppo in fretta. Non ci sono vie di mezzo.

– Credeva che fosse idiozia. Invece era una pura idiosincrasia.

– Qualsiasi metafora della vita non è calzante.

– Per rimanere a galla nella vita spesso bisogna spingere sotto e far annegare qualche altro.

– Nella vita non vince nessuno. Non vincono nemmeno i vincenti.

– Di solito si è tristi per qualcosa in particolare, mentre si può essere felici anche per niente.

– Ci sono solo due tipi di morti che ci interessano: le persone a cui abbiamo voluto bene e i morti famosi.

– Molte persone cercano l’anima gemella per colmare un vuoto. Ma il vuoto che ognuno ha è incolmabile.

– Non prendete mai troppo sul serio gli aforismi e nemmeno chi li scrive. Gli aforismi sono fatti per essere smentiti. Vi ricordate cosa fece Cioran a causa di Friedgard Thoma?

– Lo sanno tutti che il tempo vola ma nessuno sa dove va.

– Come è rassicurante essere nella norma!!!

– Non calcolate troppo. Nella vita spesso è inutile fare troppi calcoli.

– Ognuno ha le sue fratture. Alcune sono insanabili e nonostante ciò bisogna imparare a conviverci.

– L’infinito non fa per noi esseri umani. Non ci resta che perdersi nell’indistinto.