L’evoluzione e l’emancipazione della donna passa anche attraverso la moda che denota anche le tendenze della società nei suoi confronti.Dall’abbandono di bustini e abiti con sottogonne, la libertà di essere libere non ha mai smesso di essere tuttavia voglia di bellezza e seduzione unita alla voglia di avere un ruolo lavorativo e personale di parità che ancora, nel 2024 non è stato pienamente raggiunto ,Ma vediamo l’evolversi della moda femminile in oltre 100 anni
E’ a partire degli anni 20,quando finita la grande guerra, c’è voglia di cambiamento,di rinascita e la donna vuole avere un ruolo sociale prima di allora negatogli: ha dato prova di tenacia e adattamento quando gli uomini non c’erano e dunque vuole guidare,fumare,indossare pantaloni e ballare .Sono gli “Anni ruggenti”.Nasce la moda charleston dal ballo omonimo che si caratterizza per abiti più corti e agili con frange,perline e piume ma anche pratici pantaloni e capelli corti o caschetti con frange Anche le scarpe devono essere comode per potersi muovere e ballare e Coco Chanel sa comprendere tutto questo anche negli abiti inventando il tailler con giacca corta in stoffa twidd o in maglia. Nasce ora l’intramontabile tubino nero,simbolo di un’eleganza sobria e fascinosa.
Gli anni 30 vedono la nascita dei cartamodelli per cucire abiti da sole e i comodi pantaloni prevalgono sull’eleganza anche grazie all’arrivo dei jeans e dello stile country.
Anche l’introduzione delle fibre sintetiche come il nylon aiuta la praticità di indossare calze finissime per evidenziare le gambe mentre gli abiti da sera si fanno scollati sul dorso e fascianti. Dopo la Grande Depressione del ’29, si abbandona lo sfarzo degli “Anni Ruggenti” e la moda ritorna a privilegiare la sobrietà e l’eleganza.
Gli anni 40 vedono nascere il bikini e stupisce sapere che questo ridotto costume è per risparmiare il tessuto,tanto utile per le divise dei soldati al fronte.Anche la gonna si accorcia,diventa ruota con vita stretta e mostra le gambe ,segnate ,da chi non ha calze di nylon,da un seducente rigo nero sul retro al centro..Le sorelle Fontana,simbolo indiscusso di eleganza, vestono le italiane ma anche attrici famose come Liz Taylor Audery Hepburn, Grace Kelly
Gli anni 50 sono gli anni del boom economico e della voglia di ripresa dopo la 2 guerra mondiale:la donna ha sostituito gli uomini nei lavori e nelle attività prima impensabili per lei. Marlyn Monroe è l’influencer della moda: Jeans, camicie ,cappotti ampi ma anche creme per il viso e tanta disinvoltura-
Ci sono però tendenze opposte: c’è lo stile Bon ton della perfetta casalinga e quello appariscente delle Pin up, che rappresentavano i sogni erotici del pubblico maschile. L’outfit della “brava ragazza” era caratterizzato dalla gonna a ruota, camicetta, cardigan appoggiato sulle spalle, ballerine e coda di cavallo. Diversamente il look inconfondibile delle Pin up era caratterizzato da shorts, camicia dalla scollatura ampia legata alla vita e ballerine, ma non mancavano neanche le gonne a ruota con gli irrinunciabili pois e i capelli raccolti in una banana.
Gli anni 60 segnano l’avvento della minigonna di Twiggy e della moda dei figli dei fiori o hippie con abiti floreali ,ampi e leggeri indossati con zeppe alte nel nome della libertà dai tabù e dalle regole strette
Negli anni 70 si comincia a giocare con l’identità di genere come David Bowie che ridefinisce i confini della moda di genere con outfit oversize,salopette e tute maschili/femminili ,pantaloni palazzo ,tute e sneakers,ma anche tanti stivali ,giacche in pelliccia, cappottoni
Gli anni 80 segnano l’età della protesta punk e del “brutto” ;le ragazze indossano abiti sporchi ,sciupati,tipo tuta da lavoro con stoffe stropicciate e jeans larghi e sformati. Oltre agli uomini e donne in carriera,infatti gli anni 80 sono segnati anche da una drastico cambiamento di stile di cui Madonna fu promotrice, con i suoi look stravaganti e trasgressivi, iniziò a dettare tendenze, diventando l’idolo più seguito. In quegli anni si indossano gli abiti con le spalline, le gonne in tulle, i jeans stretti a vita alta, i capelli si cotonano e il make up impone il colore. I colori pastello dettano legge, i colori più usati il fucsia e blu e giallo. Nell’abbigliamento iniziarono a farsi strada i colori fluo e i tessuti elastan.
Negli anni 90 nascono bomber scarpe dr.Martens ,il chiodo in pelle a imitazione delle” spice girls” back street boys”.Si mostra l’ombelico e si fanno piercing ovunque in segno di autonomia e ribellione.”Gli stilisti “Dolce e Gabbana” indicano una moda di livello ma non convenzionale
Gli anni 2000 accentuano il casual con le tutte Adidas che diventano un must per più occasioni indossata con scarpe dott.Martens o zeppe oltre che con le snikers
Il 2010 e il 2020 segnano…la libertà totale:scarpe a punta larga o a punta stretta,tacco o senza, tute o abitini con paillettes nell’alternanza giorno/ sera. Modelli oversize e aderenti ;giacche sagomate o a sacco, colori soft o accesi…tutto per tutte nella piena libertà di essere come ci sentiamo o vogliamo essere