Tutto ha un’inizio

Di Frida la loka

Quando ho iniziato a scrivere, non sapevo da dove iniziare, ancora oggi sono confusa, nel cosa…

Volevo scrivere e basta, avevo bisogno di trasmettere, di condividere,  ma no, come nei social, a mio parere molto più, se mi passate la parola, superficiali.  Scrivevo e non riuscivo ad arrivare alle persone, mi sentivo no capita, ho addirittura, giudicata.

Qui, ho trovato un posto molto accogliente,  come per tanti che abbiamo fatto un salto nel vuoto, lasciando ognuno la loro terra.

Non ho mai aspettato niente di nessuno,  né i likes, né parole belle nei miei confronti.  Sorpresa mia, non sono da sola, non mi sento sola, anche sé nel quotidiano lo sia e affrontare,  malattia, famiglia e quello che arriva improvvisamente,  e non aspetti.

Volevo solo ringraziare ogni singola persona che mi ha letto, ha lasciato qualche parola o messo un mi piace.

Non avete idea del peso psicologico che possiede,  in positivo!!! Anche sé,  quest’anno è stato davvero duro per me.

RINGRAZIO A TUTTI VOI!

Avete alleggerito ogni singolo giorno di quest’anno,  mi auguro di cuore che proseguirà…

BUON 2023
A TUTTI VOI
Grazie

Vostra

1 gennaio, 2023

Dal blog personale

http://fridalaloka.com

Ossa rotte II, e il sole è sorto..

Di Frida la loka ( Lombardia)

Sorto come la fenice, dall’oscuro nulla e infame o dal fuoco amagliante e accogliente dell’universo.

Ho spalancato finestre, lenzuole scaraventate contro il muro ma… ossa e carne, sono troppo deboli ancora per disfarmene.

Successione infinita di fotogrami, pasato a colori, presente nero bianco, il futuro non s’intravede chissà, magari è più vicino di quanto pare, ragomitato, la giù, in un angolo dietro il lampione fuori.

Trascorrono le ore, il mio andare è affannoso e lento, direi affaticato e poco imbogliato.

Libreria multimediale W.press

Per oggi non ho molte aspettative, né fisiche, né mentali; quindi magro uso d’un mecanismo perfetto ( quasi)…

Tua

25 novembre, 2022.

Dal blog personale di

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Ripubblicato su

Ossa rotte

Di Frida la loka ( Lombardia)

Distrutta giaccio, in modo informe, un’ammaso non ben preciso;

Carne adesso più molle con osse che inchiodano da per tutto dando molto fastidio.

Pure la lenzuola sembra pungere, quando in altri momenti non te ne accorgi nemmeno ch’è lì, in entrambi casi, raccoglie sudore che il corpo emana, talvolta sono due che depurano la pelle e la lenzuola serve come corda ferma da dove afferrarsi.

Libreria multimediale W.press

Oggi sola; sofferenze al musculo (che domina tutto), irriggidito dalla vita, dal passare del tempo, da tanti vocaboli detti a sua volta col rigor della delicatezza; rimasti incisi a sangue però;

in atessa siano cancellati… ma non credo accada. Neanche un profondo vento di scirocco porterebbe con loro.

Per ora, mi devo accontentare, far passare il temporale, ma remare da sola ogni volta si fatica di più.

Di Frida la loka

Ci sarà un domani o un dopodomani e ci sarà pure il sole, anche sé il vento gelido mi darà quattro sberle in faccia. Sarò pronta per aprire le finestre e fare un accumulo di carne, lenzuole e ossa.. e fare pulizia.

Tua.

24 novembre, 2022.

Dal blog personale:

http://fridalaloka.com

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E… niente, come dicono i ragazzi d’oggi.

Ci troviamo in una festa di compleanno d’un amico. Uno direbbe, che c’è di particolare…

Insomma, sono parecchio confusa, tra musica disco, regeeton e rumori d’oggi che non riesco a capire, atenti, non quella d’una volta, ché per loro, quella odierna è buonissima come per noi era quella che ascoltavamo. Ma questa d’oggi,  per me e tenete in conto la mia precarietà nel udire, è carente di ogni tipo di consistenza, parlo dai ritmi, e per non allungarmi troppo, ai contenuti, in sostanza, le parole.

Sono rimasta troppo indietro, oramai, all’epoca nella quale, quella che ritenevo una semplice ” canzone”, pure essa aveva un contenuto da sminuzzare e trarne un messaggio. E nel frattempo gli anni son passati, in queste ultime decade ci sono state grandi cambiamenti,  non sarei in grado di dire se tutti sono stati positivi, un poco di fiuto mi dice in fondo, che non è andata proprio così.

Allora ci troviamo in una disgiuntiva assai complessa, soprattutto per quelli stremammente strutturati o fissati solo ad un tipo d’ideologia, il che genera rifiuto ed in conseguenza astio, verso un tipo di ” società ” che, dai più intransigenti, non viene nemmeno considerata e parlo puntualmente di persone che hanno deciso o capito che il loro sesso con il quale sono nati, non gli rappresenta agli adolescenti d’oggi, fino a quelli che arrivano, con vento a favore, a porto ” sicuro” scappando da orrori diversi ai nostri, perché, conveniamo, direi che non è  un momento molto appagante dalle nostre parti.

Torno alla festa; tarda serata, dopo piscina, adolescenti e bambini ormai scarichi, caldo da scoppiare, e pioggia che non si fa viva…

Vengo ripagata nella mia resistenza; un amico francese
del festeggiato, sotto il mio sguardo vigile, cosa stava combinando con prese e cavi d’elettricità vari? Abbassa le luci, inizia a creare una certa atmosfera e infine apre un astuccio di misure importanti. Tira fuori un luccicante e splendido sax, ed inizia; ci ha deliziato e ha saputo, tramite questo magnifico strumento, osservando ognuno di noi agli ochi,  ad evidenziare con diverse armonie, il nostro stato d’anima più profondo. Melodie ritmiche, altre un pò bohème, note da blues e non potevano mancare quelle del jazz.

Da fridalaloka.com
Da fridalaloka.com

Quindi, come dicono I ragazzi oggi… e… niente… è stata un fine serata fantastico. E non rassegnata ma bensì consapevole di dover convivere con la diversità che anch’essa, forse ha il suo perché.

Tua.

1 agosto, 2022.

Da:

http://fridalaloka.com

Sorella di sangue diverso

Da Frida la loka.

Tu, sorella, lontana da me.

Ci siamo perse semplicemente per lungo tempo, a un tiro di schioppo da mille avventure immaginate insieme; una vita abbiamo trascorso, diverse strade, diverse scelte, diverso tempo.

Che non porti il mio sangue ed io non porto il tuo. Eppure sei mia sorella…

Mentre, i nostri sentieri prendevano passi lontani e diversi. Ma nella mente, c’eri, al mio fianco ad abbracciarmi nei momenti di sconforto e ridere come due pazze scatenate, che siamo quello… due pazze…
Parlavamo alla distanza raccontandoci le nostre e avremmo avuto la voglia di condividere un tavolo, un rosso con due calici e perché no, qualche sigaretta.

E contemplare il nulla; silenzi che avrebbero fato la nostra compagnia unica.

Ci siamo ritrovate dopo tanto, e pure sembrerebbe non fosse passato neanche un secondo lontana da te.

Davanti a noi; un tavolo, calici, rosso rubino e tanto da dirci guardandoci agli occhi.

Di scelte ne abbiamo fatte, decisioni abbiamo dovuto prendere, talvolta inciampando, rimangiandosi le parole. Chiedersi, avrei potuto fare diversamente…

Nessuno l’ho sa, nemmeno noi.
Di certo è, che anche se l’oceano ci tiene lontane sei qui, accanto a me.

Tua.

13 luglio, 2022.

Dal web.