Saudade – di Frida la Loka, (IT-ESP)

Poesia di Frida la Loka, Lombardia

Immagine di Frida la Loka

Questi versi, gli scrissi come noterete nel 2021, allora non facevo parte del grupo di scrittori e bloggers per i blogs di Pier Carlo Lava, (alessandria.today/ alessandriaonline.com), quindi, mi fa piacere di condividerli con voi.

Hai il fiuto di mostrarti
quando meno te l'aspetti
Giri in torno assediando
calma, languida, furba.

Che trovi la gagliardia
quando vedi mollezza
La tenerezza non è concessa,
ma basterebbe uno sguardo aggraziato
per tornare dell'oblio.

La fitta nebbia
accentua la tua posente figura,
Ma a mala pena
lascia veder il tuo profondo.

Il soffio del vento giocherella
oggi sei quì, domani ti allontani,
Ma chi a paura da chi?

Che scompari
con la tramontana
e pronto sei qui
con lo scirocco.

Saudade...
oggi sei qui
soltanto l'anima;
ma soltanto lo spirito
potrà dirimere
farti entrare o meno.
Immagine di Frida la Loka

Si è soliti tradurre il termine saudade con ”nostalgia” ma in realtà rappresenta un concetto più complesso…La saudade è anche difficile da spiegare ma non bisogna necessariamente essere brasiliani per capirla: non è solamente nostalgia, tristezza e malinconia ripensando a momenti che vorremmo rivivere; la saudade è un misto di tutto questo con l’aggiunta di una forte speranza che da forza e energia per lottare in modo tale da rivivere certi posti, persone e sensazioni.

Anhelo

Tienes la intuición de mostrarte
Quando menos te lo esperas
Giras en torno asediando
Calma, lánguida, astuta.

Che encuentras vigor
Cuando ves blancura.
La ternura no está permitida,
Bastaría sólo una mirada agraciada
Para regresar del olvido.

La densa niebla
Acentúa tu figura poderosa,
Pero a mala pena
Deja ver tu profundidad.

El soplo del viento se divierte
Hoy estás aquí, mañana te alejas,
Quién tiene miedo de quién?

Que te alejas con los vientos del Norte
Y prontamente de nuevo aquí
Con el Siroco.

Anhelo...
Hoy estás aquí,
Sólo el alma;
Tan sólo el espíritu
Podrá dirimir
Hacerte entrar o no.

Tua

17 novembre, 2021

Dal blog personale di

http://fridalaloka.com

Ripubblicato su

http://alessandriaonline.com

A ROMA MIA, di Silvia De Angelis

Nun me pari più ‘a stessa Roma mia

trasannata drento quei vicoli

cormi de monnezza.

Te sei ‘ngrannita troppo

e li governatori nun te stanno più appresso

dediti solo a magnà pe li fattacci loro.

In passato eri “caput mundi”

pe’ l’indicibbile bellezza che ci avevi

mo pari ‘na vecchia zoccola ‘mbruttita

ch’elemosina quarche vecchia lira

pe’ potesse magnà ‘n tozzo de’ pane ‘ndurito.

Aritorna godibbile, Roma mia,

che a vedette così

me piagne proprio er core!

@Silvia De Angelis2019

A ROMA MIA (traduzione)

Non mi sembri più la stessa Roma mia

trasandata in quei vicoli

colmi d’immondizia.

Ti sei ingrandita troppo

e i governatori non ti seguono più

dediti solo a sfruttare la situazione a loro favore.

In passato eri “caput mundi”

Per l’indicibile bellezza che emanavi

ora sembri una vecchia prostituta

che elemosina qualche vecchia lira

per poter mangiare qualche pezzo di pane indurito.

Torna godibile, Roma mia,

che a vederti così,

mi si stringe proprio il cuore!