“Leopardi ,il poeta dell’Infinito”  miniserie tv riceve molti applausi ma ci sono anche voci fuori dal coro,Gabriella Paci

Molto attesa la miniserie televisiva andata in onda in due puntate su rai 1 “leopardi-il poeta dell’infinito.il 7 e l’8 gennaio scorsi.La fiction è stata presentata fuori concorso all’81 mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia lo scorso agosto.

La trasmissione ha quasi subito diviso l’opinione pubblica in critici positivi e negativi: tra coloro cioè che hanno trovato ,seppur ampiamente romanzata, la vita e le riflessioni del grande poeta romantico recanatese legate alla  sua produzione letteraria e  coloro che hanno visto un Giacomo Leopardi svilito e sbiadito a dispetto della sua grandezza titanica.

Che avesse una famiglia che, fatta eccezione per i fratelli Carlo e Paolina, fosse scarsamente dispensatrice di comprensione e gesti d’affetto non è certo una novità e   attori interpreti del padre Conte Monaldo Leopardi, Alessio Boni,e della madre Adelaide Antici Valentina Cervi , sono davvero bravi a rendere il freddo clima familiare e i rapporti con il primogenito Giacomo, destinato da essi a diventare uomo di chiesa. Un po’ la storia della monaca di Monza del Manzoni ma in questo caso Giacomo, interpretato dal bravo Sergio Maltese,  trova la forza di ribellarsi a questo destino, nonostante un tranello ordito dia genitori in accordo con lo zio materno.

La sua propensione agli studi supportati da un’intelligenza fuori dal comune ,fanno sì che la sua cultura spazi in ogni campo e che perfino il padre ne sia orgoglioso, almeno finchè il figlio è docile e rispettoso delle sue scelte.Ma Giacomo è oltre:e si avvicina,grazie alla conoscenza e frequentazione dei illustri scrittori liberali al romanticismo e al liberalismo anche se non sarà mai uomo d’azione.

A mio parere la sua amicizia con il letterato Antonio Ranieri che è davvero stata di grande conforto al poeta, viene presentata come un rapporto quasi omosessuale anche se di sesso non si parla e questo sminuisce la figura di entrambi. Anche l’amore di Giacomo verso la nobildonna Fanny Targioni Tozzetti che gli ispirerà il ciclo di Aspasia dopo la cocente delusione di essersi solo illuso dell’amore di lei è alterato dalla presentazione di un rapporto non veritiero tra Ranieri e quest’ultima e la rappresentazione di scene d’amore ripetute come nelle fiction di livello popolare. Brava anche Giusy Buscemi nel ruolo di Fanny ma poco veritiera la sua folle passione per Ranieri che si spenge quando….scopre che le bellissime lettere d’amore ricevute non sono dell’amante ma di Leopardi che si finge l’amico per assecondare il  rapporto tra i due. Arrivare a far del grande poeta un “mezzano “ d’amore  tra l’amico e la donna amata e che poi scrive invettive nei confronti di Fanny paragonandola addirittura ad Aspasia, figlia di un re greco e moglie di Pericle, nota per la sua inclinazione di donna di facili costumi,mi sembra voler rendere Leopardi poco coerente se non addirittura volubile.

E’ giusto che l’amato poeta,studiato sui banchi delle superiori, non appaia una figura statica e fuori dal mondo ma che riveli passioni e ribellioni ,scelte e paure ma,ripeto, mi è parso sminuito come uomo di grande sentire e lungimiranza ,tanto da essere considerato un filosofo di straordinaria attualità.

Anche i suoi pianti e la recitazione poco emozionante dei versi più belli della sua produzione,non mi hanno convinta e Sergio Rubini ,regista della serie  doveva dare un risvolto più accattivantee meno pittoresco della verità storica.

Turismo …una passione che dilaga,Gabriella Paci

Da poco conclusa la grande guerra del 1915/18 si scatenò in Italia e non solo la voglia di divertimento ,acuita da enormi cambiamenti sociali politici ed economici per cui si passò da un turismo d’elite, concesso solo ai nobili o facoltosi uomini d’affari e professionisti a un turismo di massa, aperto cioè anche alla piccole e media borghesia.

L’Italia, già mèta ambita nell’800 da rinomati vacanzieri stranieri ,rinnova la sua fama con molte nuove località della costa tirrenica e adriatica dove proliferano stabilimenti balneari, pensioni, hotel di ogni tipo e costo per chiunque volesse soggiornare al mare. Non solo :anche zone montane e terme attirano il turismo di vario livello economico e sociale.

Di conseguenza si diffonde “il costume da mare “che passa da quello di maglia di Maria Carolina di Berry a modelli più dinamici e audaci che permettano meglio bagni e abbronzatura e nell’arco di un decennio arriveranno quelli “elasticizzati” ,accompagnati dalle  creme solari di cui la prima,nata sembra su idea di uno squattrinato farmacista francese, è Ambre Solaire  che diventerà il marchio “Orèal” ancora di grande diffusione mondiale insieme ad altri marchi tuttora notissimi.

Manifesti pubblicitari  dell’epoca sono conferma evidente di questo primo boom di vacanza di massa.

Le vacanze d’elite però sono restate nel tempo,mutando semmai destinazioni e mezzi di trasporto come lussuosissimi yacht privati , spiagge riservate, voli in 1 classe e hotel a 5 stelle.

Stando ai siti di viaggi di lusso o d’elite,le destinazioni europee,lasciando da parte il turismo esotico,sempre più apprezzato sono in ordine ;

  1. Costa Azzurra-Francia
  2. Monaco_
  3. Sardegna
  4. Corsica (francia)
  5. Mykonos (Grecia)
  6. Marbella (Spagna)
  7. Peloponneso(Grecia)
  8. Lago di Como e di Garda
  9. Santorini(Grecia)
  10.  Taormina
  11. Formentera(Spagna)
  12. Pantelleria

Sono ovviamente suscettibili di variazioni perché ogni anno il jet set può seguire l’onda di qualche vip e abbandonare a favore di altre, le destinazioni fino allora scelte-

Overturism

Un fenomeno nuovo che si può tuttavia collegare al turismo di massa ma non solo è l’overturism che riguarda località balneari in primis ma che città d’arte a vocazione turistica/culturale come Venezia Firenze,Roma,; Napoli, ma anche le sorelle europee come Barcellona Amsterdam  Madrid o Parigi o Praga non ne sono immuni.

E’ un termine inglese che indica un eccesso di turismo che si manifesta in numeri enormi di ingressi nelle città e che rendono il traffico  e l’utilizzo dei locali di ristorazione ,dei musei e il transito nei luoghi con reperti o monumenti d’interesse quasi impossibile. Tutto ciò causa disagi notevoli ai residenti e finisce spesso con il deteriorarsi delle città anche nei loro aspetti paesaggistici e monumentali. Venezia ha cercato rimedi nell’imporre un gruppo di 25 persona per guida turistica e mettendo una tassa d’ingresso : provvedimenti che tuttavia non hanno scoraggiato i turisti.

Un altro metodo per evitare questo sovraffollamento dovuto anche al turismo “mordi e fuggi”  proposto da numerosi sindaci al governo è l’istituire una legge che vieti gli affitti brevi di uno o due giorni in abitazioni dedicate o peggio, al nero.Ci sarebbe così un maggiore controllo dei flussi turistici e la riduzione di disagi per i residenti.

Mi somiglia l’autunno,Gabriella Paci

(Arezzo,16,20 )

una poesia vincitrice di numerosi premi che mi è cara…

Mi somiglia l’autunno che finge

o forse prova davvero  un’allegria

di colori rubati al sole che s’illude

della sua chiarità che s’annega

  in ombre d’improvviso calate.

Il capriccio del vento sfida

la foglia ostinata che dipinge

sugli occhi il rimpianto mentre

si veste d’impossibili  gaie tinte

a  negare il grigio annodarsi

di  pensieri,  cirri vaganti

nell’inquietudine d’un cielo

che cede alla sera ammantata

di rosso nell’ultimo saluto

al giorno che si perde nel buio.

L’autunno insegue la chimera dei

passi di luce prima che si smargini

il quadro di colore del bosco sotto

una pioggia che piange un’estate

smarrita  nei passi di foglie caduche

.

Anche io inseguo bagliori ostinati

mentre abbraccio incipienti crepuscoli.

P