Sfogliando pagine, da Frida la Loka, Lombardia
Le prime pagine del DIARIO sono un preludio al mondo surrealista che prevale nel resto del documento.
Continuamente, si nota un (equivoco?) che fa intravedere la sua indifferenza ai “fatti razionali”, suggerendo diversi modi di pensiero, ma tutti con una costante, la sua discordanza fra realtà e “illusorietà”

Immagine di portata: frammento disegno del Diario
Diego,
vero è, tanto grande, che non
vorrei, né parlar, né dormir
né ascoltar, né amar.
Sentirmi racchiusa,
senza timore al sangue,
senza tempo né magia
dentro alla tua propria paura,
e dentro alla tua angoscia e
nello stesso rumore del tuo cuore.
Tutta questa pazzia,
se te la chiedessi,
io so che sarebbe, per il tuo silenzio,
solo turbamento.
Ti chiedo violenza,
nel senza senso,
E tu, mi doni, la tua luce e calore.
Dipingerti vorrei, per averli tanti nella mia confusione,
La forma concreta
Del mio gran amor.
F.
Oggi. Diego mi ha baciata.
Ogni momento, lui è il mio bambino, il mio bimbo nato, ogni pagina, diario di me stessa.
Tua
20 luglio, 2023
Dal blog personale di http://fridalaloka.com
Ripubblicato su http://2010fugadapolis.wordpress.com


