Vena amoris – di Frida la loka

Lombardia

Camille Claudel, Sakountala (o Vertumne et Pomone), 1905, Musee Rodin, Parigi
Gli antichi lo sapevano

Quell'autostrada

porta diritto al cuore

Flusso colmo

Inebria i sensi

La tua mano, sulla mia

Sazia d'amore

Brividi scorrono

L'amplesso arriva

Forte, intenso

I corpi diventano tutt'uno

Si fondono; una cosa sola

Cristallina luce

Inonda l'immenso

Perdendosi nel profondo.
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Tua

2 marzo, 2023.

Dal blog personale di

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Il giornalista e critico cinematografico Valentino Saccà racconta i grandi orvietani, tra arte, storia e cultura

E’ uscito in libreria quest’anno, pubblicato dalle Edizioni Intermedia di Orvieto, il volume “I grandi orvietani. Per nascita o per scelta, tra arte, storia e cultura”. L’autore – Valentino Saccà, giornalista e critico cinematografico per diverse testate, tra cui “Film TV” e “Ciaocinema”, studioso del cinema di Renato Pozzetto nel libro “Il cinema di Renato Pozzetto” (Il foglio letterario, 2017) – in quest’opera ha giocato in casa. Vive e lavora, infatti, da ben undici anni – come lui stesso sottolinea prefazione – a Orvieto, di cui restituisce con precisione e perizia narrativa la temperie culturale e artistica, le trasformazioni di un ‘capitale umano’ enormemente ricco e variato nel tempo, sino a costituire un affascinante mosaico. Eppure, nonostante la conoscenza e la frequentazione dei luoghi che fanno da sfondo e cornice alle vicende economiche, storiche, artistiche, cinematografiche raccontate nel testo, Saccà riesce anche a guardare ai grandi personaggi che descrive – orvietani di nascita o d’adozione, o che semplicemente vi hanno ambientato una propria storia, come il milanese di origini ucraine Giorgio Scerbanenco, o il memoriale di un momento della propria vita, come l’emiliano Pier Vittorio Tondelli – con sguardo limpido, arguto, scevro da pregiudizi; con la volontà di restituirne, spesso attraverso le loro stesse parole, umore, carattere, personalità. Ogni scheda critica è un ritratto gustoso e stimolante per il lettore, non solo quello che già conosce la storia di Orvieto e dei suoi illustri concittadini, ma invece soprattutto colui che è ignaro dell’evoluzione storica, spirituale e culturale di questa città d’arte. Particolarmente interessanti risultano le pagine dedicate alle personalità cinematografiche e del mondo dello spettacolo che hanno popolato Orvieto, dal lombardo Alberto Lattuada, che prese casa in loco per poter fuggire dal caos di Roma ed elaborare nella necessaria pace le proprie sceneggiature, alla compianta Anna Marchesini, agli orvietani e meno conosciuti Umberto Scarpelli, cineasta, e Diana Dei, attrice. Il libro di Saccà è un caleidoscopio vivido e avvincente, una galleria di ritratti che testimoniano la vivacità di vita e l’anima feconda di un territorio che si qualifica come punto di riferimento per qualsivoglia fermento dello spirito, del pensiero, del cuore.

Valentino Saccà, ” “I grandi orvietani. Per nascita o per scelta, tra arte, storia e cultura”, Intermedia Edizioni, 266 pp., euro 14,00.