Non conosco i nomi degli uccelli, mi limito a osservarli.
Forse qualcosa del genere è successo
anche a qualcuno che mi è passato accanto, senza pensarci,
e mi ha salutato da dietro, con la mano alzata
perché il mio nome gli era facile da dimenticare.
Ogni uccello sta su una pietra nel fiume,
inebriato dalla luce del sole,
immobile
Prendendo coraggio, chiesi a un’altra persona che li stava osservando come me
come si chiamavano: uccelli migratori.
Rivolti verso la luce del sole,
come se praticassero lo Zen, gli uccelli in fila
si addormentano.
Sul fiume, la luce del sole autunnale pomeridiano
rimbalza sull’acqua scintillante come se girasse
la ruota di una bicicletta.
Nella mia città non saprei nemmeno chiamare per nome alcune persone;
mi limito a guardare le loro schiene e a dargli
il nome di un uccello migratore.
C’è un autunno che mi passa accanto.
*
L’autunno passa con il nome di un uccello migratore di Hyung-jun Park.










