Lucia triolo; il giocattolo rotto

“(non è più possibile
essere al contempo umani e vivi)”
da: M. Atwood: “Rifiuti di appropriarti”
in Esercizi di potere

E’ troppo tardi 
e non era alla tua festa
ma…

la prossima volta che
accogliamo il respiro
dovremo scegliere prima
cosa fare a pezzi 
di ciò che è “noi”

forse non è troppo tardi
il giocattolo rotto
…  ha ancora voglia

nella vita c’è caduto
con tutte le 
scarpe.

Lucia Triolo: gradini

“un gradino di pietra, ancor lontano dal tuo piede,
fa dei cenni” 
(P. Celan, “Impaurito dal lampo” da Luce coatta)

sollevami la veste
più in alto sui 
gradini
dove i raccolti spengono
le sciagure
lì la mia nascita
non sa che farsene della morte

stringimi
tra le tue parole
senza voce

dorme stasera la notte
indaffarata a sognare
forse 
nel suo respiro
fa capolino Dio.

Lucia Triolo: giorni dolenti

giorni dolenti
parlano anche le pietre 
nessuno ascolta

acqua inquinata beviamo
nelle date che segnano i volti;

la sospensione del respiro e il
suo sparire
in ciascuno cerca sempre
dov’è nato;

senza luce il mattino 
tu hai paura
e s’alza il vento 

si imprime nelle mie pupille
ciò che non ha figura 

RESPIRO, Anna Nardelli. Incanto poetico

RESPIRO

Tu sei per me respiro

vivido ove mi rifugio

in istanti senza fine.

Attraversa la pelle

l’emozione del cuore

in fragranza di te ove

l’ essenza di donna

abbraccio avvolta

nel tuo amore.

il volto tuo osservo

come fosse sempre

la prima volta;

mi inebrio degli occhi

verde mare penetrarmi

nel profondo io,

e assaporo le labbra

tue di richieste

e passione e amore

e attraversano ancor

e sempre il cuore

che parla di noi

Anna Nardelli

28.09.2019