Parole salmastre, di Frida la Loka (IT-ESP)

Poesia di Frida la Loka

Le parole spariscono di fronte alla miseria umana... dubito di essa,
faccio fatica pronunciare "umano"
mi vergogno.

Le parole si disperdono stipate
nella fitta nebbia di polvere color cemento mischiata bruttalmente con particelle di fino cremisi...

Laddove; sorrisi, piccoli passi e avorio disegnavano dentini, affrescando innocenti visi, tanti...

Le parole non sono più tali, urla silenziose lamenti caustici,
sguardi persi nel nulla, solo quello s'è salvato.

Fiato rubato ad un'ammasso di anime,
semplici atomi per qualcuno
convinto d'essere diverso, eppure sempre la stessa materia è.

Le parole... parole che divengono amare blasfemie inecesarie ipocrite
Tanto pianto, parole salmastre...
Immagine: Pexels, (Beyzaa Yurtkuran). Foto portata: Pexels (Disha Sheta)

Palabras salobres, de Frida la Loka

Las palabras desaparecen de frente a la miseria humana... dudo de ella,
me cuesta pronunciar "humano",
me avergüenzo.

Las palabras se desparraman apiñadas
en la densa niebla de polvo color cemento mezclado brutalmente con partículas de delicado carmesí...

Donde un tiempo; sonrisas, pequeños pasos y marfil diseñaban dientecitos
delineando inocentes rostros, tantos...

Las palabras, no son más tales,
lamentos silenciosos, lamentos cáusticos, miradas perdidas en la nada,
sólo eso se ha salvado.

Aliento robado a un montículo de almas,
simples átomos para alguien
convencido de ser diferente,
sin embargo siempre
la misma materia es.

Las palabras resultan amargas
blasfemias innecesarias hipócritas
demasiado llanto, palabras salobres...

Tua

7 novembre, 2023

Dal blog personale di http://fridalaloka.com

Cielo in burrasca, i suoi occhi – di Frida la Loka

Poesia di Frida la Loka, Lombardia.

Un mare agitato vedo;
nervoso lo vedo; lo sento...
pensieri nel fondo;
giacciono

Cozzaglie di vite
Mescolanza di sudori,
sapori del mondo nelle labbra,
profumi che sanno di fiori raccolti tempo addietro e sale di mare e lacrime;
Tutti annegati.

Alghe verdastre dei tuoi occhi opachi
sovente ondeggiano
nel sereno silenzio
degli abisi seguendo musiche primitive.

Nel lontano e sottile solco
tra mare e cielo
Scorgo la vela
gonfia e scucita
D'una barca...

Gli occhi umidi
Lentamente s'annebbiano
facendo scomparire la giallastra vela;

Avrei voluto stringerla
Afferrare dolcemente
Fra le mie braccia
ormai troppo lontana.

Andar a prendere
ricordi, sofferenze,
timori, pure  vissuti?
Ostico il compito;
quando un timone manca...

Tua

16 luglio, 2023

Dal blog personale di http://fridalaloka.com