Lucia Triolo: per strada

tanta gente in strada,
branchi di scarpe
strano, 
stanno tutti come 
per cadere
passano dinnanzi ad una chiesa
-inginocchiatoi a file-
che sta per cadere

stanno per cadere i colori
del giorno, poi quelli della notte
colori di orribili forme
che mi
somigliano

c’è del fumo come da polvere da sparo
incubo e realtà diventati
l’uno dell’altra

tanta gente in strada
intimità inghiottite e perdute
e non c’è nessuno

ma un giorno
proprio lì
tu 
m’hai amata

la verità si era addormentata

Lucia Triolo: una Domenica di poesia

Non vi dirò il suo nome

cammino all’oscuro
sento colpi del corpo contro il muro
È lì che dorme, che respira, lei

Non vi dirò il suo nome
soltanto io la chiamo              quando parlo
e lei risponde mormorando
nello zolfo del sonno.
La sua voce è la notte
è la finestra laggiù,
la luce opaca
nel cortile accecato dentro il nero.

Non vi dirò il suo nome
soltanto io conosco
quello che rinchiude.
La porta è chiusa, e dietro
ansia, paura e certe volte
ballo scatenato
urlo di vagina.

Non vi dirò il suo nome
è un nome sconosciuto
come il mio

Mauro Pesce