
Infiniti frattempo.
Bello è rifugiarsi, sai,
in quell altrove dove tu ci sei.
Non è memoria
è spazio accanto,
cielo d’altro cosmo ch’io canto.
Da tempo ho inteso,
oh, l’ho inteso bene…
che se leggo il mio andare in prima e poi
son solo pene…
Son tratti, invece per stringhe d’altri piani
di mondi così vicini…così lontani.
Ecco, scrivo,
in curvatura di spazio/tempo,
nella cavità interstellare
di infiniti frattempo.
Indicibile
stellare
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