Sempre i soliti film gialli…

Alla televisione ci sono sempre i soliti film thriller con il serial killer, che ha spesso una personalità multipla. In questo periodo la correlazione tra omicida seriale e sindrome di personalità multipla nei film thriller americani è molto sopravvalutata. Diciamo pure che questi film americani adoprano alcune nozioni della moderna psichiatria per riprendere il topos de “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, scritto da Stevenson. Meno frequente il caso del serial killer fanatico religioso. Nei film thriller americani viene dato grande spazio ai cosiddetti profiler. È innegabile che in America esistano professionisti, che fanno questo mestiere. Ma spesso nei film viene dato grande spazio al profiler, perché è più accattivante un esperto che fa ipotesi sulla personalità del killer piuttosto di un anatomo-patologo, di un medico legale o di un esperto di balistica, che utilizzerebbero termini incomprensibili ai più. Gli sceneggiatori dei film gialli e dei thriller rischiano sempre di scadere nel già visto, nell’ovvietà, nella banalità. Rischiano di utilizzare luoghi comuni abusati. È difficile trovare una trama veramente originale. Dirò di più: la casistica delle trame non è infinita e di cose veramente originali ce ne sono pochissime. Diciamocelo francamente: oggi scrivere gialli e thriller è molto più difficile di trent’anni fa. Oggi un giallista si trova di fronte a un bivio: consultare esperti della scientifica e coroner oppure ambientare il suo romanzo nell’800 quando non c’erano ancora analisi del Dna e cose affini. Nel primo caso deve avere una rete di conoscenze, nel secondo caso deve invece documentarsi. Infine la grande descrizione di tutti i metodi e le tecniche investigative, purtroppo, può fornire documentazione ai potenziali omicidi, che guardando certi film e certi telefilm possono studiare il crimine fin nei minimi dettagli.

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