lucia triolo: prima che arrivi l’angelo

…e  impazziva
il vento
in un giro di abbandoni
tra le foglie 

la ragazza guardava
la gonna incuneata tra 
le cosce
ma chi può dire
vedesse?

aveva qualcosa che somigliava
ai miei tratti
quelli essenziali che non ricordo 
mai

… e penzolava                                                        
il tempo
e la vecchia della 
porta accanto
che non aveva voluto
salutarla
la braccava inquietante dal
girello

offrile una brioche calda!
prima che arrivi l’angelo

Lucia Triolo: l’ ombra e il vento

l’ombra si disincrosta
dei suoi futuri
si raschia di dosso
i nomi che evocano forme
non legge i suoi volti,
li ritaglia di profilo

-suonano altrove le parole
che ho lasciate
lungo il viaggio-

ma anche le ombre sanno:
narrano di cammini graffianti
custodiscono le
allegorie delle speranze
non amano gallerie 

-suoneranno altrove 
le parole che ho dimenticate
finito il viaggio-

Immobile e altera
l’ombra
resiste al vento

fu allora: mi accorsi
che ti batteva
il cuore