AMORE CLANDESTINO, Silvia De Angelis

AMORE CLANDESTINO

Senza occhi

quei ritrovi clandestini

nella cattedrale

che si sposa a bacche rosse

Nell’aroma selvatico

di fogge istintuali

e sull’apice d’un’emozione

s’assapora il motivo altisonante

d’un richiamo voluttuoso d’esistenza

vaporoso

su fianchi modellati

da gestualità dolcissime

rarefatte nei fumenti di mughetto

da un involucro segreto

da tenere in silenzio

nella cecità d’un’impressione

@Silvia De Angelis

L’INFINITA’ DEL TEMPO… Silvia De Angelis

L’INFINITA’ DEL TEMPO…

Disallineate metriche

nelle anse mentali

prive d’una corteccia logica

che allunghi la linea d’orizzonte.

Spunti di disappunto

assumono una tridimensionalità

male acquisita

lasciando impronte graffianti

nell’era della tecnologia

e involuzione civile.

Astruse modalità

nell’acquisizione

di nuovi traguardi ascensionali

rappresentano una rara scommessa

dietro l’infinità del tempo

accorciato della sua luce….

@Silvia De Angelis

https://quandolamentesisveste.wordpress.com/

INFINE, Silvia De Angelis

INFINE

Lussureggiante lampo

nella laguna dello sguardo

lascia scivolare lune lontane

come la forma dell’onda

a prendersi schianti di mare.

Brividi oltre il dovuto

nelle cadenze d’un fato

sparpagliano un’eco remoto

nel suo stare adesso

estrapolato da un sogno

non negoziabile

sul preambolo

imbellettato di fascinazione

@Silvia De Angelis

https://deangelisilvia.blogspot.com/

NECESSITA’ DI PRECE, Silvia De Angelis

NECESSITA’ DI PRECE00

Una postura primordiale

nella modalità d’impronte spirituali

concretizza l’urgenza

d’impaginare preci.

Nel preludio di mancati alfabeti

su falsariga d’un cantico emotivo

traboccano istanze

stimolate da un travaglio

oltre il rantolo d’universo

nel rituale effetto logico d’un’illusione

galleggiante nel vuoto

@Silvia De Angelis

https://quandolamentesisveste.wordpress.com/

TREMITO DI VENTO

TREMITO DI VENTO

Aromatici spasmi di resina

muovono un ossigeno leggero

dentro sorsi d’aria

ancora affaticata d’indugi invernali.

Il simbolismo d’un albero secolare

vestito qua e là d’edera rampicante

rivendica il sogno fascinoso

di turgide gemme.

Leso sul tronco

da profonde cicatrici

volte al dorso della corteccia

è avido di carezze umane

dolci lampi d’esistenza

ammainate

talvolta

da un tremito di vento

@Silvia De Angelis

IL LIDO, di Silvia De Angelis

E’ quella misura consona a noi stessi

a scivolare nell’impatto di stagioni fioche.

Le vorremmo enfatizzare

con luccichii enormi

in quel contenitore della sfera empatica

inebetito d’assenze

nei guizzi d’adrenalina.

Un cambiamento d’intenti

morde su lingua annodata

a echi della sera

quando un transito banale di luna

accenda visioni astratte

su risorse appese a un filo.

Si muove allora labile nell’universo

un rituale smorzato

alla ricerca d’un lido lontano

che non sia convesso

sul forse appena d’andare d’un veliero…

@Silvia De Angelis

L’ABBANDONO (vernacolo) di Silvia De Angelis

L’ABBANDONO (vernacolo)

Quanno devi da subì ‘n‘abbandono d’amore

cerchi de penzà che è solo ‘n sogno

e che dopo tutta qua fagottata de bene

vissuta core a core

nun è possibile esse lasciati soli

drento ‘na via che nun cià più colori.

L’anima cià ‘no strappo

che te leva quasi er respiro

‘ntorno te gira tutto

e nun riesci a racapezzatte

su quer momento gnobile che stai a vive.

Giri e rigiri senza riuscì a raggionà

ricordanno quell’attimi segreti

cor sentimento genuino

che t’hanno fatto cresce

e diventà ‘na donna vera.

Te pare de vedè quer viso perzo

dapertutto, ma è solo ‘n’illusione menzognera

‘n preda a un male che te logora

e un te fa campà

t’empari a nun volè più bene e

e a rallegratte solo co’ te….

@Silvia De Angelis

L’ABBANDONO (traduzione)

Quando subisci un abbandono d’amore

cerchi di pensare che sia solo un sogno

e che dopo tutto quel mondo di bene

vissuto cuore a cuore

non è possibile essere lasciati soli

dentro una via che non ha più colori.

L’anima subisce uno strappo

che toglie quasi il respiro

intorno ti gira tutto

e non riesci a orientarti

su quel momento ignobile che stai vivendo.

Giri e rigiri senza riuscire a ragionare

ricordando quegli attimi segreti

col sentimento genuino

che ti hanno fatto crescere

e diventare una donna vera.

Ti sembra di vedere quel volto perso

dappertutto ma è solo un’illusione menzognera

in preda a un male che ti logora

e non ti fa vivere

impari a non voler più bene

e a rallegrarti solo con te stessa…

https://ssilviadeangelis5.blogspot.com/