“mi serve tempo
per uscire dal mio tempo,
non so che altro dire”
non mentiva l’oblio:
agghindate d’assenza
le sue parole
l’io recita nei suoi ricordi
frattura in silenzio
la sua voce
intorpidisce il profumo delle rose

“mi serve tempo
per uscire dal mio tempo,
non so che altro dire”
non mentiva l’oblio:
agghindate d’assenza
le sue parole
l’io recita nei suoi ricordi
frattura in silenzio
la sua voce
intorpidisce il profumo delle rose

la mia immagine
è tenda da sollevare
sull’ignoto,
sipario da precipitare
sulla paura
la recita finita sta per iniziare
le parti sono da attribuire;
non vinto da nessuno
il percorso
attende di essere coperto
corrono e si rincorrono bambole di
pezza straccia
trastullo di spavalde passioni,
ne basta una per sapere
delle altre.
danzano l’ immagine, il tempo che sciogliendosi
va in fretta
infilzano su spiedi incandescenti
fiabe incaute
fanno loro molto male.
il sipario chiudendosi si apre
perché non siamo dal lato
dello spettatore
