lucia triolo: l’odore del corpo

L’odore del corpo
è quello di tutte le maschere
che indosso
identità precarie sulle barricate
contro il vuoto

Ho provato a contarle
una sera che soffiava il vento
e il ritratto nel quadro mi guardava
in silenzio

Non ce l’ho fatta,
diverse hanno solo un occhio
o solo la bocca
o solo il naso.

Una poi è la maschera di un’ unghia
spezzata e di un’impronta.
Insopportabile.
Anche l’odore è spezzato
spezzato anche il vuoto.

Il ritratto nel quadro è sudato
indossa la maschera di
un risveglio improvviso
senza odore.

Qualcuno arriva da una speranza dimenticata

lucia triolo: suonodore

Indicazioni d’uso:

attaccare anche
l’ultimo bottone
quello in alto sotto la gola
poi fare il nodo alla cravatta
che ho indossato
tutta la notte
con te-per te
e ritrovare l’odore del mio ventre
lì dove ha
dimora la tua voce

-un tuffo nel
ritorno al mio odore

Non so se occorrerà anche
separare l’ultimo capoverso
delle parole che non mi
hai dette mai

Quasi il sobbalzo di un continuo pensiero