Lucia Triolo: Ofelia

“Ed il poeta dice che ai raggi delle stelle
vieni a cercar di notte, i fiori che cogliesti;
e d’aver visto sull’acqua, distesa fra i lunghi veli,
la bianca Ofelia ondeggiare come un gran giglio”
A. Rimbaud, Ofelia

Nessuno può dire 
quante volte al giorno
è la prima 
per ciascuno di noi
né quando il tempo 
ha un sorriso sbagliato

Che fai piccola signora
nel tuo abito d’acqua
trasparente come un sibilo di vento?
Dormi? 

Come quando morire
è urgenza di sognare

Lucia Triolo: ogni giorno

ogni giorno nascevo un poco
morivo un poco
per passare il tempo, solo
per passare il tempo

ogni giorno nasco un poco
muoio un poco
d’accordo tutti
su questo

ogni giorno nascerò un poco
morirò un poco
e non è vero che
“non vedo l’ora”

……….

Chi ha visto la mia pelle
spazzolare le ombre?
Tracce di puledri rincorro
gli zoccoli alle mani.

Voglio cavalcare la nascita e la morte,
stringerle insieme e strattonarle.
Legarle al bastone del tempo
e venderle all’eternità.
Me le pagherà bene
non le ha

poi andrò via
nel bosco che bisbiglia,

Freddo e caldo penetreranno i miei vestiti.
lascerò fare.
Nessuno, il mio amico,
mi presterà la voce
e il suo altoparlante
muto