“LA COLPA”, di Rosa Cozzi

Buongiorno!

Ogni colpa prima o poi sarà mondata e lavata

e ritornerà a splendere!. . .

” LA COLPA “

Aveva lasciato andare

lontano il suo pensiero,

in cerca della sua anima

perduta mentre vagava

nella risacca che urlava.

Rapita dal maestrale dell’eros

in groppa ai cavalloni del piacere,

provava l’ebbrezza proibita

e andava ad occhi chiusi

sulle onde del brivido.

Protendeva le sue mani

per trovare la salvezza,

ma ormai era impregnata

di paura e suspicione

e tremava come un fuscello.

Sentiva mille spilli aguzzi

che si avviluppavano intorno a lei,

e a nulla serviva chiudere gli occhi

lo stridio dei lamenti avanzava,

e sovrastava ogni cosa.

Un ultimo pensiero rivolto

alla speranza e poi la resa

e il perdono di colpe ingenue

commesse nel nome dell’amore

e poi l’oblio. . .

di Rosa Cozzi

da “DIVAGAZIONI “

dl.1941/633

A nulla serve la sete di potere, di Rosa Cozzi

Buongiorno !

A nulla serve la sete di potere,

se chi ha questo istinto, beve fiele!

” DOMINIO DI UN’ECLISSE “

Memorabile fu la notte di Selene

il Sole si spense e perse la sua forza.

E ancor più la mia ombra

che sovrastava su di loro

immortalava la mia vittoria.

A nulla può il volere del pensiero

di onnipotenza effimera

tutto ritorna nella primaria forma.

Breve sogno irraggiungibile

di dominare il mondo

di un piccolo essere pensatore. . .

di Rosa Cozzi

da ” DIVAGAZIONI “

DL. 1941 /633

MELODIA PER UN CUORE FERITO, di Rosa Cozzi

MELODIA PER UN CUORE FERITO, di Rosa Cozzi

Questa poesia è stata pubblicata nel mio primo libro:

“COLSI UNA ROSA E TI DISSI” CTL Editore

Una raccolta di quaranta poesie.

MELODIA PER UN CUORE FERITO

Ascolto in silenzio 

lontane note di un pianoforte,

nell’aria fluttuano rilasciate 

da tasti bianchi e neri,

e i desideri diventano 

palpabile materia scottante.

Scorrono davanti 

ai miei occhi socchiusi

momenti di magiche albe rosate, 

di dolci risvegli,

e piacevoli istanti 

di gioie e di risate cristalline.

Mezzogiorni,

intrisi di immenso piacere

conditi di sospiri e di gemiti ardenti,

come un impasto 

amalgamato di passione.

Di pomeriggi 

fatti di tremori e di intrecci,

e di stimolante nettare nero abissino,

esaltati da conquiste mai sperate.

Di tramonti colorati, 

venati di rosso vermiglio,

drappi di kimono 

impregnati di odori muschiati,

e di gocce come rugiada 

sulla labbra e la fronte.

Immenso e lacerante ricordo 

a giammai disperso,

in ogni nota di questa melodia 

c’é una lacrima che si perde 

nel tempo dei dolorosi rimpianti.

Oramai so che non ti rivedrò mai più. . .

di Rosa Cozzi

da ” Colsi una rosa e ti dissi”

DL. 1941/633