SETTEMBRE, di Roberto Busembai

Ho atteso sulle pagine

di un libro

il verde del presente

e un raggio di sole,

ho atteso sulla panchina scarna

quel senso lieve di carezza

purezza e pace tutto intorno,

ho atteso di nuovo

il tuo ritorno,

Settembre che porti via le foglie

e apri a caso un libro,

ti ho atteso e

ora ti vengo incontro

come il tramonto, piano,

sento a me vicino,

l’estate è stata un sogno.

Roberto Busembai (errebi)

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SOLENNE MALINCONIA, di Roberto Busembai

SOLENNE MALINCONIA

Saranno i passi dell’inverno

perchè io sento il freddo

che gela sulla pelle

in questa estate strana

dove la noia prevale

anche se non uguale,

il malincuore sovrasta

nelle notti di luna piena

e culla la malinconia

sull’ultima onda leggera

di un mare caldo

che non è naturale,

saranno i passi scalzi

sulle rene e le sabbie

di alghe morte e granchi perduti

i freddi di un inverno

che avremo da vedere.

E sono fermo

come una statua bianca

conforme alla mia natura

di gelido pensiero

che offusca il ridere e scherzare

e spesso lo ripeto

e lo sottolineo:

“ sono stanco”,

e comprendo quando e quanto.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: by Antonio Soares dos Resi

Racconti: SASSI, di Roberto Busembai

Racconti, SASSI, di Roberto Busembai

Zia Molly

SASSI  

Un pensiero mi è passato come foglia al vento, un granello di quella sabbia che il mare ha lasciato indifferente, come un petalo di fiore che sovente cade nel suo percorso di sfiorire, quel silenzio che mi rincorre tra le folle e i rumori della gente, un pensiero come un sasso colorato che si instaura dentro, peso come un masso ma caldo più del sole, quello che mi trova pur sempre tra il giorno e la notte e nel firmamento, di salutarvi anche se sono assente.

Sarà il grande caldo, saranno gli anni che attanagliano la mente tanto mi sostengono nel tempo, sarà forse la voglia di lasciarsi andare nel piacevole far nulla che faccia pensare e ragionare, sarà il desiderio della felicità che si basa sulle cose semplici del mondo e sul suo creato meraviglioso, ma l’assenza è diventata un bisogno di rilassamento nel cuore e nella mente con l’eccezionale e immensa certezza di ritornare ad abbracciarvi tutti, che poi siete davvero tanti.

Sassi colorati riposti o semplicemente posati casualmente come i fatti e i momenti della vita che ognuno ha sul suo ciglio di un mare aperto o sulla collina verde della speranza, sono sassi che ci indicano il passato e ci presentano un presente dai colori forse un poco sbiaditi, tenue colorazioni, ma pure sempre vivi e per questo da vivere in maniera uguale, con lo spirito aperto a ogni situazione e affrontarlo con il sorriso posto fisso nella mente e sul volto.

Sono sassi quelli che vi voglio lasciare in questo momento di possibile vacanza del cuore, in questa nostra fuga mentale da tutto quello che ci potrebbe angosciare, intimorire e spesso colpire, sono sassi che non fanno alcun male ma ve li poso pian piano come un granello di sabbia e vi cumulo sopra i loro diversi colori e le forme più strane e particolari, sono sassi quelli che vi voglio lasciare in questa estate che difficilmente noi persone anziane possiamo viverla nel pieno delle giornate, sia per il caldo soffocante e per la stanchezza e la spossatezza che facilmente ci prende e ci addormenta pure. Ma voglio che alla fine, prossimamente, alla vicina foglia che ingiallisce e a quel fiore che muore e svanisce possiamo ritrovarci da una valanga sommersi di sassi e colori che ognuno avrà da raccontare.

Sia la mente guida per il vostro cuore e il cuore sia per la mente il sentimento dell’amore a scolpire il giorno e sottolineare la notte, saranno sassi dipinti, colorati, scolpiti, levigati quelli che accumuleremo in ogni giorno estivo a passare e sarà pure sogno comune questo immenso monte che costruiremo.

Zia Molly

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Racconti: ZIA MOLLY VA IN VACANZA, di Roberto Busembai

ZIA MOLLY VA IN VACANZA, di Roberto Busembai

Zia Molly

ZIA MOLLY VA IN VACANZA 

HO SCELTO

Ho scelto di sospendere il mio sogno, quello ricorrente, perchè il sole e il cielo azzurro mi chiamano all’appello, ho scelto di spengere per un poco un triste sentimento e un lungo e angosciante aspettare e correre, almeno con la mente se non fisicamente, su prati verdi e mari dalle onde bianche, ho scelto di lasciare su di un filo sospeso questa vita fatta di corsa e affaticamento, sperando anche che magari da quel filo cada nell’infinito, per la sicurezza di stare con i piedi in terra e godere, godere delle piccole ma sincere cose, sorridere del fiore che son riuscita a far sbocciare, a quel libro che dopo tanto riesco finalmente a terminare, di quell’avventura che scalda il cuore e che si chiama amore, che poi non fraintendete, amore è quell’avventura di fare una lunga camminata mattiniera sul bagnasciuga magari soffermandosi a cogliere una bella conchiglia che il mare benevolo vi ha offerto e posato, amore è quell’avventura di cogliere dalla richiesta innocente di un bambino se quella conchiglia gliela regali e dopo sentirsi appagati come un fiume in piena.

Ho scelto di levarmi di dosso in questi giorni caldi e afosi, quella polvere grigia e pesante dei passati anni che mi hanno tenuta in sospeso, in sospeso tra incertezze di salute e scelte, anche lottate e pure sofferte, sospeso che si chiama terrore e paura di vedersi il tempo che travolge ogni cosa e in ogni dove, sospeso tra un amore perso, l’amica che ti veniva sempre a salutare, quel te bevuto insieme, e poi chiacchiere e sogni come miele quello che a lei piaceva tanto al posto dello zucchero.

Ho scelto di sospendere un momento, un giorno, un mese e forse anche un altro, di pensare e insieme incorrere nel pensare male e sempre poi finire a quello che non si vuole nominare, ma a questa età si avvicina più di sempre e pare che stia dietro vicino a bussare, ho scelto di vivere questo momento forse anche troppo egoisticamente, ma a un certo punto, quando hai dato e sofferto, hai riempito ogni precipizio e fermata ogni valanga, arriva la voglia di fermarsi e guardarsi allo specchio, e non per scoprirsi vecchia o brutta, decrepita e piena di rughe, ma scoprire che il tuo corpo e la tua stessa anima ti chiede un poco di vita personale, di avere un momento in cui devi riprendere il discorso lasciato chissà quanto tempo fa ma donartelo perchè ti è dovuto e offerto amorevolmente e tacitamente da chi ti ha conosciuta e amata per quello che sei sempre stata.

Ho scelto di uscire e vivere del sole del mattino, sorridere a ogni volto che incontro e che pure e sicuramente non conosco, stringere la mano ad un semplice passante solo perchè il suo sguardo mi apre il cuore, parlare con il primo che incontro e parlare di tutto e di niente, parlare per conoscere il mondo corrente che poi non è quello che ci fanno credere sia diventato, in ogni mattino che ho scelto di uscire a incontrarlo ho ritrovato, meravigliosamente e meravigliandomi, quel buono sentimento e voglia tanta di amare incondizionatamente e liberamente.

Ho scelto il silenzio del social e del virtuale in questo momento e non è un addio ma soltanto un saluto tra buone persone che hanno bisogno di un poco di silenzio nel cuore e nella mente con il forte e deciso proposito di ritornare, perchè l’addio lo porta solo la morte e non l’arrivederci che sarà certamente più vivo e sereno e sarà pieno di cose da dirsi e raccontarsi di nuovo.

Ho scelto in questo mio momento particolare, di vecchia che il tempo vorrebbe fermare, di camminare e camminare insieme alla gente e alle cose che fuori mi aspettano da sempre, e ritornare a parlarvi e a cullarvi con le mie parole e cantilene, e condividervi quello che il mondo ancora mi ha permesso di fare.

Ho scelto di salutarvi così con il sole sul viso e il sale sul corpo mentre sono seduta sul bordo del mare ad asciugarmi, e pensando già da adesso a quando vi ritroverò, qui, insieme, di nuovo a volare.

Zia Molly

Immagine web: by Kevinfreese Photography

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