E così ci siamo, di Giusy Del Vento

E così ci siamo, di Giusy Del Vento

E così ci siamo

Ho bevuto tutto il tempo 

che mi hai concesso vita 

Anche se disapprovo

non credo ne avrò dell’altro 

Mi addolora non vedere più il mare

Il mutare delle stagioni  

tenere per mano mio nipote 

Ho vissuto da uomo onesto

ma so che non basta 

Ho una cosa da fare, prima dei saluti

Domani

sull’altopiano pianterò un ulivo 

per altri mille anni 

ad ogni raccolto d’inverno

lui parlerà per me

Giusy Del Vento

Da giorni c’era qualcosa nell’aria, di Giusy Del Vento

Da giorni c’era qualcosa nell’aria, di Giusy Del Vento

Da giorni c’era qualcosa nell’aria

nei colori delle foglie 

Movimenti strani, brusii 

refoli di vento improvvisi

Il mondo si rassettava 

puliva gli angoli 

Perché arrivavi, da lontano 

sulla strada di pietra bianca 

E la poesia 

senza che io le chiedessi nulla

pompò sangue al cuore 

che da allora lavora per due

È per questo che ancora 

mi vedi arrossire quando sorridi

Tutte le parole d’amore 

di tutte le poesie del mondo 

mi affiorano alle guance 

Solo colpa tua, della poesia 

del cuore, che non si abitua 

ancora al peso dei tuoi sorrisi

Giusy Del Vento  (inedita)

Sul greto dai sassi sbiancati, di Giusy Del Vento

Giusy Del Vento

Sul greto dai sassi sbiancati

l’Ofanto ci raccontava

storie di eroi, eserciti e navi

Noi stesi al sole capivano solo

il verde delle canne e il vento

Che la storia vera, eravamo io e te

in quel momento

Anche dopo il tramonto tornando

sotto i nostri passi, l’odore del

finocchietto selvatico calpestato

urlò ‘tenetevi per mano!’

Il mormorio dolce del fiume in secca

divenne la cetra di Omero e cantava

di noi, come fossimo Diomede ed Evippe

Giusy Del Vento (inedita)