lucia triolo: quando

quando
tra questi momenti c’erano
gli inizi da imbacuccare
e le attese lucide dei passi su cui si riversava
l’errore
in punta di bacio
saliva il desiderio
si rotolava tra le mani
attraversava il guado
tutte le stagioni volevano vederlo

vado alla ricerca di me stessa
senza trovarmi mai
chi
mi ha nascosto?

guardo il mio bacio
seduto all’angolo dove ferma il tram
aspetta i tuoi calzoni scendere
alla fermata.

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Lucia Triolo: il sogno di un bacio

Mi ha avvolta il sogno
di un bacio
disegnato con la rabbia dei morsi nella carne 
furioso 
come il no della rosa alla condanna delle spine

la sua forza avvinghiante
stava nella precarietà
non c’era alcuna bocca
solo qualche stilla di sangue
su un labbro inferiore.

Eri tu che andavi lontano
i calci del mulo sui tuoi giorni
e una vela di rifiuti come bussola
che sapevo
che non sapevo

il ronzio di un bacio 
               il ronzio di un bacio
                             non era il mio

Nessuno può trovare da solo
il proprio cammino
l’ incisivo faceva sul serio
aveva lasciato il segno sulla bocca

desiderio in entrata
in uscita
i baci hanno bisogno di essere dati,
anche se per arrivare si rivolgono
al sogno

Sta in guardia: anche noi