lucia triolo: città liquida

Nella città vive un’ attesa liquida
e la conosco.
Anche la città è liquida:
si perde in trasparenze
tra rami spogli. 
Gocce si posano sulle labbra socchiuse
da lì nascono alberi e case.

Mai stati uomini,

solo un’attesa a stellarsi in speranza
a modularsi in memoria
Finestrelle di abbandono nel muoversi
delle mani che ha la gente.

Spiragli di risvegli nel roteare degli occhi.
negli sguardi socchiusi indagatori
Pensieri a perdersi nelle parole regalate e nei silenzi
quando si accaniscono tra i denti.
Tutto è sospeso nell’istante!

E quest’attesa non è balorda, 
non ha rubato le chiavi del cancello dell’orto
Non mangia a sbafo.
Fa il pelo e il contropelo a prudenze imbroglione e calcolati rischi

E’ attesa vera,
come vera è la polvere di quel mucchietto d’ore
che tenevo lì sul cassettone

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