lucia triolo: una Domenica di poesia

Iya Kiva

vedo la mia casa solo nei servizi sui bombardamenti
gialla come la banda di speranza che campeggia nella bandiera ucraina 


la guardo negli occhi
ma lei mi gira le spalle
nascondendosi
dietro ai sottili pannelli della memoria 
e non vuole più vivere 


sghignazza 
della guerra 
della morte 
di me 


ma
se è ancora viva
allora sono ancora viva anch’io 
anche se viva non mi sento 


non so se voglio vivere in una casa 
che me, non mi chiama casa
bensì bizzarro rifugio per le parole 


e ora le parole mi cadono dalle tasche 
come chiavi di un alloggio temporaneo 
dopo ogni tentativo di accendere la luce


e il vento della rovina urla tra le vertebre dell’amore 
per tutta la steppa occupata dal sorriso del nulla 


07.03.2023 

da “La guerra è sempre seduta su tutte le sedie

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