2 ottobre;festa dei nonni ,Gabriella Paci

Nonna Rosina

Ricordo le tue mani nodose

rami di quercia contorta

dalla furia del tempo che però

aveva rispetto della tua fragilità

altera di donna d’altra epoca,

stretta nei tuoi vestiti austeri

con i raccolti capelli canuti sulla nuca

già a  quarant’anni o poco più.

Ricordo il tuo profumo di talco

e le tue tasche colme di mentine

colorate da donare una a una

come fa chi conosce la guerra

 con la fame che non perdona

e di rosari per contare i grani

in litanie affondate tra le labbra

nella dispersione dei suoni come

un lamento da fare piano,nella

levità dei gesti che ti era padrona.

Avevi l’odore buono delle cose antiche

tu, statuina di porcellana dal nome

d’un fiore che mai vidi scomposta

se non nel sonno dove -forse –

era il sogno forse d’una rosa recisa

a spaventarti il tenero cuore.