lucia triolo: da un caso di cronaca

senza parola

partorisco figli
che non conosco 
figli di disagio e pena
figli di un percorso senza ritorno

 avevano il naso scalfito
dinamico
come quello di statue greche
senza storia 

non chiedermi loro notizie
ho tranciato il cordone ombelicale 
li ho sepolti sulla punta delle dita
proprio sotto le unghie di terra
e ora taglio
percezioni che non riconosco
che non ricordavo

un’aritmetica senza numeri
la mia
non accoglie i figli
e io li ho uccisi: ho impedito loro
il suicidio 

e ora non dico 

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