Lucia Triolo: sbagliato

“Sbagliato”
gridano dietro
“sbagliato, sbagliato”.
il naso la bocca la borsa della spesa
la piantina di fiori
sul davanzale
il giornalaio e il giornale comprato
la città
la via dove abiti
il codice postale
la lingua che parli:

trascini dentro le calze
il terreno incolto dell’apparenza
il suo odore d’ansia

l’angelo che hai sognato
covava un’ orbita nera
e tu hai tirato il freno
al momento sbagliato

Tutto sbagliato
.
“Sì sì è vero.
L’ assoluzione
con cui giacemmo
è un mestolo bucato
tre volte il congedo
il marchio tre volte
.
che fare adesso?

correre correre a perdifiato
sbandando cadendo,
sbagliando
cedendo
fiinendo…….

Ave Madre
qualcuno
da qualche parte
si sta suicidando


INDIFFERENZA, di Silvia De Angelis

Chissà perché , nelle stagioni che passano, in modo veloce, diventiamo sempre più indifferenti alle situazioni proposte dalla vita.
Direi più semplicemente, che quel batticuore bellissimo, che si provava spesso, anche in momenti non molto rilevanti, tende a sopirsi quasi del tutto.
Forse la consapevolezza accentuata, che sovrasta ogni evento, privandolo di quel senso di imprevedibilità o curiosità così antichi? Non so esattamente cosa sia a renderci diversi, e talvolta, quasi impassibili a episodi dell’attimo.
In parte l’andare d’esistenza, con le varie controversie, e difficoltà, crea un elevato stress alla nostra mente, che infine sembra rifugiarsi in un angolo silenzioso, per essere disturbata il meno possibile da qualsivoglia fatto, che intervenga a farla ragionare più del dovuto.
Comunque non la pensiamo tutti allo stesso modo.
Alcune persone sono più “battagliere” e  si fanno coinvolgere sempre in tutti gli avvenimenti, accanendosi fino alla loro conclusione, altri individui, per contro, si estraniano il più possibile dalle varie circostanze, quasi dimenticando il loro contorno
 @Silvia De Angelis