“Sbagliato”
gridano dietro
“sbagliato, sbagliato”.
il naso la bocca la borsa della spesa
la piantina di fiori
sul davanzale
il giornalaio e il giornale comprato
la città
la via dove abiti
il codice postale
la lingua che parli:
trascini dentro le calze
il terreno incolto dell’apparenza
il suo odore d’ansia
l’angelo che hai sognato
covava un’ orbita nera
e tu hai tirato il freno
al momento sbagliato
Tutto sbagliato
.
“Sì sì è vero.
L’ assoluzione
con cui giacemmo
è un mestolo bucato
tre volte il congedo
il marchio tre volte
.
che fare adesso?
correre correre a perdifiato
sbandando cadendo,
sbagliando
cedendo
fiinendo…….
Ave Madre
qualcuno
da qualche parte
si sta suicidando

