“Onde di Inganni” di Miriam Maria Santucci è una tessitura complessa di destini e misteri in mare aperto. Ambientato sul transatlantico Eugenio Costa negli anni ’80, il romanzo si dipana tra le correnti di intrighi personali e segreti profondamente custoditi, evocando le sfumature oscure dell’animo umano in un luogo in cui la fuga è impossibile e ogni onda potrebbe portare alla luce la verità.
Santucci ci introduce in un microcosmo fluttuante dove ogni passeggero porta con sé una storia, un segreto, un peso dell’anima. La vita del giovane cameriere incaricato dell’intrattenimento si intreccia con quella dei viaggiatori, diventando testimone e partecipe di rivelazioni che scuotono l’esistenza di tutti a bordo.
Il romanzo avvince, pagina dopo pagina, con colpi di scena e rivelazioni, come onde che si infrangono contro lo scafo di una nave, lasciando il lettore con il fiato sospeso. La bambina al centro della storia diventa il fulcro attorno al quale ruotano le esistenze degli altri personaggi, un simbolo di innocenza che cela un potere capace di cambiare il corso degli eventi.
Santucci ha tessuto una narrazione dove l’oceano non è solo lo scenario ma il medium stesso delle verità che emergono. “Onde di Inganni” è un viaggio nel cuore di un mistero, dove il desiderio di giustizia e la lotta per proteggere ciò che si ama si scontrano con la volontà di svelare l’inganno.
Per gli amanti dei thriller psicologici e delle storie che esplorano la profondità delle relazioni umane all’interno di ambientazioni chiuse e intense, “Onde di Inganni” è un libro che promette un’avventura emozionante, ricca di suspense e introspezione, guidando il lettore attraverso le onde tumultuose del destino umano.