lucia triolo: un minuto

Il corpo era entrato nella sua canzone,
l’altra tua vita s’era messa
al piano per suonarla
con piccole mani,
accarezzandola.

Solo un minuto.

Volevi che a sorprenderti
fosse un attimo di gioia
ricevuto in dono

Era il desiderio che
l’aveva composta:
l’esserti desiderata nel desiderio
di un altro

un preludio per consegnare
il corpo a lui che
sapeva spezzare i minuti per farne
ore intarsiate

lucia triolo: i barbagianni della morte

                non uccidetemi 
                ho dei ricordi

guarda la morte
come salta alla corda
ho addomesticato le sue streghe e
i barbagianni

sul volto dell’abbandono
oggi c’è un sorriso
accade una memoria

un segreto smette di riposare
su una smorfia
e uno scambio di intese
apre la casa alle parole   

              non morirò con me
              ho una storia

(da Debitum)