lucia triolo: forse

Forse avrei potuto dirti
dell’acqua che
ti scorre tra le dita
del cielo a scacchi
di miele
di un desiderio traditore

ti vedo
uomo inginocchiato
sul mio ventre
che sceglie il suo calore.

Avrei potuto parlarti
della mia carne scritta
su righe di pioggia,
o dei nostri temporali

li afferravi tra le mie vesti
bagnate delle tue parole e
li strizzavi divertito
con la forza del tuo sorriso d’ombra
o ancora della tua mano che 
mi frugava
come la nebbia,

di come erano belli i
nostri raffreddori baciati e
le frasi a sorpresa con voci nasali e
le mie caviglie saltellanti
come grilli innamorati

Forse….
Ma non esisti
esito sempre a dirtelo,
non voglio morire 
se non mi butti addosso

la tua carie esistenziale.