Ascolta e Leggi
E’ un percorso preciso fatto di foglietti
sparsi, piccole minute su scontrini, biglietti
del treno o del metrò, mentre si ascoltano parole
di fuoco annotate sul risvolto di copertine
o in fondo ai libri; meglio ancora se attraversate
da un lampo o da un sogno. E nessuno sa veramente
a cosa serva la poesia, eppure a primavera i giardini
si vestono di foglie e le gemme a legno scrivono silabe
sui fogli e ancora fiori, granuli pollinici, venti e di nuovo
l’argilla, il solco, i germogli, le stagioni, l’aratro e la vita ….
*
Sono andato a rileggere i miei primi versi:
erano sciocchezze destinate agli anni
del cuore e non sapevo che si sarebbero
vestiti di galouises e dei sampietrini di Milano
o di slogan urlati nelle metropolitane,
nè che si sarebbero vestiti di sillabe rosse
delle pervinche in fiore.
Però non sono mai stato così maldestro
da scambiare…
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