ABBANDONO, di Vincenzo Cardarelli, recensione di Elvio Bombonato

ABBANDONO, di Vincenzo Cardarelli, recensione di Elvio Bombonato

ABBANDONO

Volata sei, fuggita

come una colomba

e ti sei persa, là, verso oriente.

Ma sono rimasti i luoghi che ti videro

e l’ore dei nostri incontri.

Ore deserte,

luoghi per me divenuti un sepolcro

a cui faccio la guardia.

VINCENZO CARDARELLI 1936

Poesia di 8 versi: 3 settenari, 3 endecasillabi, 1 quinario, 1 novenario. Il titolo è un indicatore semantico.

Questa lirica appartiene agli amori tormentati di Cardarelli, come: Amicizia, Amore, Distacco, Attesa, Passato, Crudele addio, Gabbiani, Aprile, Ritratto. 

Lei lo ha lasciato, scomparsa chissà dove; l’abbandono è definitivo, senza speranza. A lui è rimasta solo la rimembranza – leopardiana –, nello spazio e nel tempo, dei loro incontri. 

Adesso le ore del poeta sono deserte, i luoghi sono diventati un sepolcro, al quale fare un’inutile guardia. L’avversativa perentoria del v.4 sigilla la fine del loro amore, e il tu implicito sottolinea l’amarezza del poeta.

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CRUDELE ADDIO, di Vincenzo Cardarelli, recensione di Elvio Bombonato

Author: alessandria today

CRUDELE ADDIO, di Vincenzo Cardarelli, recensione di Elvio Bombonato

Ti conobbi crudele nel distacco.

Io ti vidi partire

come un soldato che va alla morte,

senza pietà per chi resta.

Non mi lasciasti nessuna speranza.

Non avevi, in quel punto,

la forza di guardarmi.

Poi più nulla di te, fuorché il tuo spettro,

assiduo compagno, il tuo silenzio

pauroso come un pozzo senza fondo.

E io m’illudo

che tu possa riamarmi.

E non fo che cercarti, non aspetto

che il tuo ritorno,

per vederti mutata, smemorata,

aver noia di me che oserò farti

qualche amoroso e inutile dispetto.

VINCENZO CARDARELLI, 1931

Questa lirica riproduce e interpreta lo stato d’animo di chi è stato lasciato definitivamente. Appartiene al gruppo delle poesie dedicate ai suoi amori tormentati, come: Amicizia, Amore, Distacco, Attesa, Passato, Gabbiani, Aprile, Ritratto. Lei lo ha lasciato, scomparsa chissà dove; l’abbandono è definitivo, senza speranza. A lui è rimasta solo la rimembranza – leopardiana –, nello spazio e nel tempo, dei loro incontri. Immagini memorabili sono: la breve similitudine del soldato che va alla morte; il tuo spettro; il silenzio pauroso come un pozzo senza fondo; lei mutata e smemorata che avrà noia di lui; l’amoroso e inutile dispetto del finale.