La sua vita fu tumultuosa, inquieta e ricolma di sofferenze intime che l’autrice ha saputo trasformare in poesia di alta qualità.
In vita pubblicò il Livro de Mágoas (Libro dei dispiaceri) nel 1919 e Livro de Sóror Saudade (Sorella Nostalgia) nel 1923. Personalità irrequieta, morì suicida il giorno del suo compleanno ossia l’8 dicembre 1930, a Matosinhos, in Portogallo, dove oggi si trova una biblioteca a lei intitolata.
Dopo la sua morte furono pubblicate varie sue opere, tra cui i Juvenilia.
È autunno, e l’ora d’oro già fiorisce
color zaffiro è il mare che si ammira,
si sente etereo il suono di una lira,
il sole è un moribondo che languisce.
Tende le braccia un’onda che fluisce
per reggere un dolore pieno d’ira,
testa dorata, testa che delira
nell’ultimo sospiro, che atterrisce.
È morto il sole… il mare veste a lutto,
e vedo dondolare un’urna d’oro
a pelo d’acqua, flutto dopo flutto.
Così le mie illusioni, il mio tesoro,
le ho viste dentro un’urna rifinita
andare via nel mare della vita.
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Traduzione di Graziano Graziani
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