La silloge “Deflagrante sorriso” (Vitale Edizioni) di Mara Limonta si presenta come un viaggio poetico di intensa interiorità, in cui la parola diviene strumento di esplorazione e rivelazione. Le liriche si muovono tra visioni oniriche e frammenti di vita quotidiana, fondendo concretezza e simbolismo in un equilibrio delicato e vibrante. Il linguaggio, denso e sensuale, si fa corpo e respiro, capace di dare voce a emozioni profonde e a una costante tensione verso la libertà e la rinascita. Temi come il tempo, la memoria, la fragilità e la forza femminile attraversano i testi, lasciando emergere un universo poetico di contrasti e metamorfosi. L’autrice, con sensibilità raffinata, trasforma l’esperienza personale in canto universale, rivelando un’anima inquieta ma luminosa.
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Mia madre aveva
un gioco tra noi
– chi bisticciava di più.
E così me ne sono andata,
questione di spazi e silenzi
libertà salvata servaggio sacrificato
in tutti i suoi cenni
– non importava, l’essenziale
è chiudere quella porta.
E ritornare poi
sbagliando salvando
quel che vale.
Ma una rosa è un baleno,
crocevia di ripicche sciupate
– sfiorirà, come tutte le cose
©mtl
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Ubriacatevi
– di ruggine e furore
stille d’avversione
contrario dileggio
– profano malanimo penetrante
e mute lacrime,
silenzio fra la gente.
Ma di deflagrante sorriso
– Bacco irriverente
sfinitezza di bacio
e sterminata bellezza
– salmodiare alla luna
corolla di meraviglia
urgenza di gatti in amore
– di lucida follia.
Arrendetevi
sprofondatevi.
Ammaliatevi
di cadenti stelle
©mtl
[dalla mia silloge ‘Deflarante sorriso’, Vitale Edizioni]
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Cenere e fango,
E cosa resta
del dolore di una donna?
Cenere e fango
©mtl (inedito)
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Errano senza meta,
– del fiume fate candore innamorate
peregrinando vanno, bramano un sogno
– oro fatato per amalgamar l’ amore
avviluppare l’ anima intimamente
– come l’ acqua che scorre
esplodere la carne liberare
l’ essenza , né vincolo né freno
l’ istinto assolvere,
– come marea liquefarsi indenne.
Ma il puro sguardo delle fate restive
uomo che passi, temi va oltre.
– Resterai , impietrito
©mtl (inedito)