Giorni tristi/Giorni felici di Efrain Barquero

Efraín Barquero (1931–2020) è stato un poeta cileno, legato alla generazione del ’50, noto per una poesia semplice e simbolica che unisce intimità familiare e dimensione collettiva. Visse a lungo in esilio in Francia e in Colombia dopo il golpe del 1973. Nel 2008 ha ricevuto il Premio Nazionale di Letteratura del Cile.

Gli animali vivono così poco,

in ognuno di loro

c’è qualcosa della mia vita che si rifiuta di morire,

e in ognuno c’è un mio richiamo,

un desiderio oscuro che solo loro conoscono

perché sono come il gioco inventato dai giorni tristi

con i giorni felici.

.

Impararono ad abbaiare e miagolare, chiamando il mio nome,

ma vissero troppo poco per seguirmi da lontano,

finché non mi videro scomparire lungo le strade

e ogni volta che mi allontano da un posto,

li sento salire alla mia gola come un

gemito sordo e dolce.

.

Quando i bambini o gli animali si dimenticano di me,

dimentico anche perché la pioggia e la neve

mi rendevano così felice.

Dimentico anche perché ho vissuto fino ad ora.

*

Giorni tristi/Giorni felici di Efrain Barquero

 

 
 
 
 

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