Gli animali vivono così poco,
in ognuno di loro
c’è qualcosa della mia vita che si rifiuta di morire,
e in ognuno c’è un mio richiamo,
un desiderio oscuro che solo loro conoscono
perché sono come il gioco inventato dai giorni tristi
con i giorni felici.
.
Impararono ad abbaiare e miagolare, chiamando il mio nome,
ma vissero troppo poco per seguirmi da lontano,
finché non mi videro scomparire lungo le strade
e ogni volta che mi allontano da un posto,
li sento salire alla mia gola come un
gemito sordo e dolce.
.
Quando i bambini o gli animali si dimenticano di me,
dimentico anche perché la pioggia e la neve
mi rendevano così felice.
Dimentico anche perché ho vissuto fino ad ora.
*
Giorni tristi/Giorni felici di Efrain Barquero