(per i nostri cari nel giorno 2 novembre,a loro dedicato)
Si allarga il cerchio delle assenze.
Tutto l’amore dato e ricambiato
non crea più una rete di fili stretti
sotto cui ripararmi. Ora sono solo
grumo sul cuore che non colma
le sedie vuote se non di dolore.
Il sogno della notte già avaro
di benevolenza si distorce
al mattino dove il silenzio
non si appaga del monologo:
graffia le pareti dell’anima
crea un’eco muto che rifrange,
distilla aghi di pianto sulle ciglia.
L’assenza non è vuoto a perdere
ma pienezza di domande inesauste,
di dubbi e paure confuse nell’ombra
insieme alla dolcezza amara dei ricordi.