Pomodori paffuti come perfetti sederini di bambino,
melanzane lucide come parafanghi lucidati,
impeccabili peperoni di un luccicante viola neon,
prolifici fagioli rampicanti
che crescono come lo stelo di Jack sotto l’effetto del Viagra,
grandi come ruote di camion, zinnie che il fungo
non fa mai appassire, rose che pendono
da un cespuglio che il cancro non ha mai toccato,
coraggiosi piccoli alberi da frutto che inclinano
i loro immacolati ornamenti di frutta di vetro:
Sono sdraiata sul divano, coperta
di cataloghi di semi, con la voglia di comprarne troppi. Il nevischio
cade dalla finestra e un vento affilato di lame di ghiaccio si insinua da ogni fessura. Mentitemi, giardinieri: voglio credere a tutte le promesse, a pomodori da due chili e dalie più luminose del sole che ha divorato la brina qualche giorno fa.
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