Lucio Piccolo è nato a Palermo, il 27 ottobre 1901, dal barone Giuseppe, discendente da una facoltosa famiglia radicata da alcuni secoli a Ficarra, a Naso e a Capo d’Orlando, e dalla contessa Teresa Mastrogiovanni Tasca Filangeri di Cutò, appartenente a una delle più importanti famiglie aristocratiche siciliane. Teresa è la più giovane di cinque sorelle, tra le quali si ricorda, Beatrice, madre del futuro scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Nel 1953 moriva la madre. Nel 1954 Piccolo stampava a proprie spese le 9 Liriche, presso il piccolo stabilimento tipografico «Progresso» di Sant’Agata di Militello, e le inviava senza affrancatura a Eugenio Montale che, incuriosito, le lesse e le apprezzò decidendo di presentare quello che riteneva dovesse essere un giovane autore al Convegno di San Pellegrino Terme dedicato al confronto fra due generazioni. Ma la sorpresa fu naturalmente constatare, quando l’autore delle 9 liriche arrivò accompagnato dall’ancora inedito cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa, di trovarsi di fronte a un poeta maturo e coltissimo. Ebbe inizio così il successo di Piccolo che pubblicava nello Specchio Mondadori Canti barocchi e altre liriche (1956) con la prefazione di Eugenio Montale; nel 1960, Gioco a nascondere. Anche in tal caso, come già per la prima raccolta, si tratta di una selezione di nove poesie. Nel 1967, egli dava infine alle stampe la terza e ultima raccolta, pubblicata in vita (sempre costituita da nove poesie), Plumelia, edita da Scheiwiller. Nello stesso anno pubblicava, su «Nuovi Argomenti», n. 7/8, L’esequie della luna, una “Prosa per un balletto” (così è sottotitolata l’operetta). Morì nel 1969.