Radice di Miklós Radnóti

Miklós Radnóti (1909 – 1944) è stato un poeta ungherese. Essendo ebreo, non poté esercitare la professione d’insegnante; fu quindi perseguitato, rinchiuso in vari campi di concentramento in Ungheria e in Serbia, infine fucilato. Nei suoi vestiti, rintracciati in una fossa comune, venne trovato il suo ultimo taccuino di versi. Nella contemporanea poesia ungherese, Radnóti va collocato tra le voci nuove della corrente di ispirazione popolare, manifestatasi a partire dagli anni Trenta del secolo scorso, e precisamente tra i poeti la cui tematica è più legata ai problemi e alle trasformazioni delle città.
Lirico pregevole, scrisse anche un libro autobiografico e fu ottimo traduttore, specialmente di poeti francesi.

E qui preparo questa poesia.
Ero fiore, sono diventato radice,
buia e pesante la terra su di me,
la mia sorte è compiuta,
una sega piange sulla mia testa,
e la mia linfa si ritira,
non mi muovo più,
non mi muovo più.

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Radice di Miklós Radnóti