Il tempo non è passato molto tempo, semplicemente non c’era.
Al momento giusto, nel tempo del tempo.
Ha dimenticato il suo gocciolamento, il suo attrito, la sua testardaggine.
Il tempo in cui era con il suo artiglio e il suo osso
Ciò che mi perseguita è la pietra che si scrosta,
la mitezza rabbiosa di una notte senza tregua.
Come se non esistesse, come se fosse stato
inventato da qualcuno che non conosce storie.
Eravamo come ospiti impazienti
Una sedia sul bordo dell’irrealtà
Qualcuno che si interrogava sotto una luce di paura
e non riuscivo nemmeno a dire il mio nome
Dovrei essere quell’essere, quell’ombra,
quella squallida nebbia, quell’oblio, quella linea
Quella domanda cieca, quel grido di limiti,
quella mano che tuttavia cerca quella mano
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