Poesie di Angeles Carbajal

Ho cercato
.
Oggi di nuovo ho cercato
il tavolino di un caffè per leggere,
per scrivere questa poesia,
per non sentire quello che sento,
per immaginarti come tante volte,
nella penombra delle ore lente,
passando dalle pagine
di un libro all’altro,
camminando sotto la pioggia,
nei musei di Vienna, di Parigi, di Roma
nel giallo ocra di un muro di Toscana,
nelle notti azzurre di lavanda,
nelle lezioni di francese,
negli orizzonti vicini dell’inverno,
e dovunque si posassero i miei occhi
era sempre identico il mio desiderio:
le tue mani vicine, la tua voce,
tornare a casa e trovarti lì.
.
*
.

Alcuni pomeriggi della domenica hanno
occhi tristi.
È come se la
vita si fosse fermata per sempre in loro.
Gigli blu, pensieri,
rampicante silenzioso di caprifoglio;
gli umili fiori della stazione tremano.
Un treno si perde confuso in lontananza
ed è l’immagine di un tempo che non esiste;
un quadro, un’ inquietante eternità.
Un altro fischio e passa come le vertigini.
L’universo si precipita nel suo abisso.
Ma i volti dei viaggiatori
non sussultano, tutto sembra irreale,
strane figure
in un treno assurdo come la vita.
E i campi commuovono, il loro verde splendore è
pronto per qualcosa, qualcosa di bello,
qualcosa di felice. Commuove il verde solitario.
E nessuno sa quale strana luce cada sui muri.
Nessuno sa cosa stia cercando in quei pomeriggi,
né la ragione della sua insistente tristezza.
E nessuno sa perché
affoga il suo cuore senza nessuno.

*

Ángeles Carbajal (Argüelles, 1959)
Poetessa spagnola. Laureata in Storia dell’Arte, collabora con le riviste letterarie “Anáfora” e “Clarín”. La sua poesia combina emozione e pensiero con un’espressione semplice e precisa, invitando a guardare il mondo con una nuova prospettiva e a scoprire la bellezza e il mistero nascosti nella vita di tutti i giorni.

*

Eden Atwood con poesie di Angeles Carbajal

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