lucia triolo: l’immagine

Ecco

l’ immagine
torna a scuotermi la carne,
ad attraversarmi
come fossi
un santuario di schegge di ragione
viva vivente.

Suda il profumo opaco altalenante
dell’incenso sull’altare di un Io
in combutta con le sue ferite.

Si accalca su di me perplessa
mi impietrisce
si guarda attorno
non riunisce
le coscienze che osservano scompigliate

sa che affondano
per questo è qui lei
la parte di me che appare
l’unica visibile verità.

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