UN BOURBON, UNO SCOTCH, UNA BIRRA di Felipe Granados

E’ stato un poeta del Costa Rica. Visse poco. Conduceva una vita bohémien, bevendo da un bar all’altro e trascorrendo le notti in cerca di asilo negli ostelli per migranti, dove dormiva per pochi soldi su brande non sempre pulite. Non ebbe molto tempo per mostrare la sua poesia al mondo. Ha pubblicato un’unica raccolta di poesie (Soundtrack, Ediciones Perro Azul, 2005). Ha collaborato con decine di riviste, tra cui “Amigos de lo Ajeno”, il supplemento “Áncora” del quotidiano costaricano “Nación” e numerose recensioni sulla rivista “Soho”. 

Ho pianto per te
come si deve piangere
perché sia ​​reale.
Ho pianto ubriaco.

Camminavo per la città
con un enorme desiderio
di non portare il mio nome,
solo perché
questa tristezza non mi toccasse.

Ho pianto per te
mentre stavi nelle fogne
come chiunque altro,
e poi ho imparato
che a volte la luna
è meglio vista da un tombino.

Ho pianto per te
in una macchina della polizia:
è la prima volta
che arrestano qualcuno
per il piccolo reato di nostalgia.

Ho pianto ubriaco
e nel mio delirium tremens
sono arrivato a credere
che tutti gli ubriachi
stessero piangendo per te .

*