Rui Knopfli è stato un poeta portoghese di origini mozambicane (Inhambane, Mozambico, 1932 – Lisbona 1997). Nei suoi versi, scanditi da un ritmo sincopato che ricorda il jazz, prediligeva temi tradizionali di matrice occidentale, ispirandosi a Th. S. Eliot: O país dos outros (1959); Mangas verdes com sal (1969); O escriba acocorado (1978); Memória consentida. 20 anos de poesia: 1959-1979 (1982); O corpo de Atena (1984); O monhé das cobras (1997).
Un giorno io, che ho passato metà
della mia vita volando come passeggero,
mi siederò nella cabina di pilotaggio
di un leggero monomotore
e salirò in alto, in alto,
fino a scomparire oltre
l’ultima nuvola. I giornali diranno:
Stanco della terra, il poeta
fuggì in cielo. E in realtà non
tornerò indietro. Sarò ricordato
per un momento dalla mia famiglia,
dai miei amici, da una donna
che amavo veramente
e dai miei trenta lettori. Poi
il mio nome comincerà a comparire
nelle selezioni e, con disappunto di insegnanti e bambini,
verranno realizzate
edizioni scolastiche dei miei libri .
A quel punto sarò dimenticato.
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