Leonard Cohen tra musica e poesia

Poiché posseggo ogni cosa
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Hai paura che io ti lasci. 
Non ti lascerò. 
Soltanto gli stranieri partono. 
Poiché posseggo ogni cosa, 
non ho nessun posto dove andare.
.
*
.
Mi domando
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Mi domando quante persone in questa città 
vivono in stanze ammobiliate.
A tarda notte, quando osservo le case, 
dietro a ogni finestra posso quasi vedere una faccia 
che sta a guardarmi, 
e quando giro le spalle 
mi domando quanti di loro tornano alla scrivania 
per scrivere queste stesse mie parole.
.
*
.
Non devi amarmi
.
Non devi amarmi
solo perché
sei tutte le donne
che ho mai voluto.
.
Sono nato per seguirti
ogni notte
mentre sono ancora
in tanti uomini che ti amano.
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Ti incontro ad un tavolo,
prendo tra le mani il tuo pugno
in un solenne tassì,
mi sveglio solo
con la mia mano nella tua assenza
all’Hotel Discipline.
.
Ho scritto tutte queste canzoni per te,
ho consumato candele rosse e nere
a forma di uomo e di donna.
Ho sposato il fumo
di due piramidi di legno di sandalo.
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