
Scorrono i miei versi
e spogliano la notte.
Denudato di scorie,
si specchia il mio volto
sulla faccia delle stelle
e s’incupisce il germoglio setato
che sboccia sulla mia finestra.
Stasera mi ricorda
quel bacio non dato che brucia
come uno strillo di tromba
strozzato in gola.
Un urlo d’amore dimenticato
tra i versi sciupati della mia preghiera.