Elegia d’autunno,Gabriella Paci

Curo la mia anima con

la voce del vento tra  le foglie,

i colori di fiamma e d’ocra con sprazzi

di verde sulla tavolozza del crinale.

Curo il mio corpo con

Il cammino sul tappeto molle

di muschio che emana aroma

di terra, di resina e foglia.

Ascolto  la risata lieve del ruscello

e il respiro del bosco che si unisce

al canto degli uccelli nel folto là

dove la luce fa capolino  a tratti

nel saluto del giorno che si tinge

di rosso e d’arancio prima di cedere

il limite alla notte ancora tenera

come sa essere una carezza  di commiato.

Si sciolgono i nodi dell’inquietudine

nell’abbraccio di tronchi e di foglie,

nel  dolce sopore della sera che

sa di mosto e castagne  mentre

si posa sulle ciglia il ricordo di

quaderni aperti a sillabare i domani

ancora da scrivere con l’inchiostro

della scuola appena aperta sulla vita.

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