Oltre l’opacità della barba
le sillabe svuotate di vigore
eludono sogni d’uno spessore antico.
Vagano su dune informi
modellate
da instabilità precaria e austera
distante da un benessere voluto.
Lo sguardo cristallino e verace
naviga su un qui
di speranze d’alba su cosmiche carezze
ove la mano
sempre presente
possa abbracciare i tuoi occhi
laghi in controluce.
@Silvia De Angelis