
Nella presunzione di poter
immergere le dita nel nostro cielo
definendone i contorni
costruiamo geometriche cattedrali
marcando disegni e congrue linee
nell’entroterra d’una realtà che vive in noi
Si sbriciolano spesso profetici voli
per il veto d’una volontà ferrea
invisibile e decisa
Inasprisce chimere variopinte
nel vanto di gestire un cosmo alieno
ove radici lasceranno il seme
in un deserto scarno e solitario
vibrante sibili misteriosi nel buio che rincorre gemiti
@Silvia De Angelis