
Nella proiezione d’una realtà sommersa in uno spazio ove contraltano sussurri di parole scivolo silenziosa nel pressappoco d’un limbo ostentato. Sgusciano soffi alternati di paura e incerti ronzii sulle ciglia. Tra dita schiuse mi schermo in un declivio innato d’apatia unico mentore d’un lontano inizio ove s’infrange la schiuma del mare proiettando piedi snudati fra fossili appesi a lontani echi @Silvia De Angelis